L’AQUILA – Nella mattinata di oggi si sono concretizzati i risultati di mesi di indagini e servizi a largo raggio messi in atto dai Carabinieri della Compagnia di L’Aquila per dare una stretta al fenomeno dei furti di rame e in abitazione che stanno tempestando il territorio della giurisdizione negli ultimi tempi.
I militari della Stazione di Sassa, al comando del Maresciallo Aiutante Silvano Ciccozzi ed in collaborazione con quelli del NORM, hanno arrestato a conclusione di una serrata attività di indagine, P.G. classe 1994, cittadino romeno ma residente a Scoppito, il quale si era reso responsabile il 20 novembre scorso del furto di due pistole, oltre che di monili in oro, asportate nell’abitazione inagibile di un concittadino. Nel contesto hanno denunciato altresì il complice di questi, D.M. classe 1992, filippino residente a L’Aquila, per concorso nel reato, rimasto a piede libero per aver collaborato con gli operanti nella soluzione del caso.
Sempre nella mattinata odierna la Stazione di Cagnano Amiterno, al comando del Vice Brigadiere Stefano Parisse, ha denunciato a piede libero un cittadino albanese F.E., classe 1989, residente a Paganica, per il furto di discendenti in rame perpetrato solo ieri alla Chiesa di San Giovanni a Cagnano ed ai danni di alcune private abitazioni. All’indagato sono stati sequestrati quasi cento chili di rame di provenienza furtiva. La denuncia è frutto di una tempestiva attività informativa ed investigativa svolta dall’Arma Locale.
Per concludere i Carabinieri della Stazione di Tornimparte, coordinati dal Brigadiere Davide Bonifacio, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia in carcere R.D., polacco, residente ad Assergi, classe 1976, il quale si era reso inottemperante al divieto di rientro nel Comune di L’Aquila e limitrofi, impostogli dal Tribunale di Avezzano, dopo che era stato arrestato in flagranza di reato di furto di rame ad Ovindoli, lo scorso 25 gennaio.