L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila del Corpo Forestale dello Stato, ha promosso l’organizzazione di una giornata di studio per illustrare le attività svolte nei primi dieci anni della Stazione Ornitologica d’Alta Quota di Campo Imperatore.
L’incontro si svolgerà venerdì 7 marzo a L’Aquila dalle ore 9.00, presso l’aula Magna “Luigi Giugno” del Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato.
L’iniziativa vede la partecipazione degli Enti, Amministrazioni ed Associazioni coinvolte a vario titolo nell’attività della Stazione ed aperta anche al panorama degli ornitologi, studiosi, cultori della materia ed appassionati, che operano sul territorio Regionale e Nazionale.
“L’incontro”, evidenzia l’Ing. Maurizio Sista – Capo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila del Corpo Forestale dello Stato, “oltre che a far conoscere le attività scientifiche svolte dall’UTB di L’Aquila attraverso la Stazione Ornitologica di Campo Imperatore, costituisce un’ulteriore occasione per incentivare la conoscenza e la salvaguardia delle specie animali e vegetali tipiche degli ecosistemi d’altitudine del Gran Sasso”.
Alla conferenza parteciperanno, con interventi attinenti l’area protetta, rappresentanti dell’Ufficio Centrale per la Biodiversità del C.F.S., del Comando Regionale per l’Abruzzo del C.F.S., dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, del Centro Nazionale di Inanellamento (ISPRA), del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente C.F.S., dell’Università degli Studi di L’Aquila e della Rete LTER-Italia.
La Stazione Ornitologica di Campo Imperatore – gestita principalmente dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila del C. F. S., con la collaborazione dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il supporto del Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore dell’Università degli Studi dell’Aquila, ed il coordinamento scientifico del Centro Nazionale di Inanellamento dell’ISPRA – è giunta al decimo anno di attività ed è conosciuta nel panorama Nazionale ed Internazionale soprattutto per gli studi condotti sul Fringuello alpino (Montifringilla nivalis). Questo passeriforme, benché tra i più interessanti dell’avifauna italiana, rappresenta una delle specie d’alta quota meno conosciute: adattatasi a vivere in alta montagna, al di sopra della vegetazione arborea, per l’intero arco dell’anno e per le sue caratteristiche biologiche ed ecologiche può rappresentare un indicatore naturale per valutare gli effetti del mutamento del clima, sui volatili tipici degli ambienti d’altitudine.
Dagli studi effettuati dall’UTB di L’Aquila si evince come gli ecosistemi montani sono tra gli habitat a maggior rischio a seguito dei mutamenti climatici; se modificati, le specie presenti in tali ambienti e ad essi fortemente adattate non avranno più a disposizione ampi luoghi dove vivere; per monitorare questo delicato equilibrio l’Ufficio, è impegnato da anni al monitoraggio del Fringuello alpino nel territorio del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il Capo dell’UTB evidenzia: “Grazie alle competenze acquisite negli anni ed al contributo portato nel campo della conoscenza ornitologica sull’avifauna d’alta quota, attraverso lo studio e le pubblicazioni scientifiche, è stato istituito presso l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila, con decreto del Capo del Corpo, il “Centro Studi Ricerche e Conservazione dell’Avifauna e degli Ecosistemi d’Altitudine”. Un ruolo considerevole, quale eccellenza per il monitoraggio e la conservazione della biodiversità, nel cuore dell’Appennino montano che merita un incremento ed un potenziamento delle attività di studio ed introdotto nel programma istituzionale che il Corpo Forestale dello Stato svolge.
Un ulteriore riconoscimento dell’eccellenza degli studi condotti dalla Stazione Ornitologica di Campo Imperatore, in un sito esclusivo per valore ambientale, è costituito dalla partecipazione al Progetto Europeo Culbianco Wheatear Network, coordinato dall’Institute of Avian Research Vogelwarte Helgoland (Germania), in relazione al Programma Wheatear Network nell’ambito della rete di monitoraggio del Culbianco in Europa. Tale attività è coordinata in Italia dal Centro Nazionale di Inanellamento dell’ISPRA in qualità di referente scientifico ed organismo istituzionale che opera in sinergia con gli altri centri di ricerca europei.
L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila ha in previsione una serie di attività di studio e monitoraggio che offrono ulteriori possibilità per approfondire le tematiche di sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità ornitologica, anche attraverso le numerose iniziative didattico-divulgative, regolarmente programmate anche con il coinvolgimento delle associazioni (Gruppo Ornitologico Snowfinch); fra queste si ricordano: lo Snowfinch Day – giornata di studio dedicata al Fringuello alpino; il programma Fauna & Flora d’Alta Quota – giornate aperte al pubblico finalizzate alla scoperta della biodiversità nelle praterie d’altitudine del Gran Sasso ; il Campo Ornitologico d’Inanellamento – per lo studio delle dinamiche che regolano la migrazione in ambiente montano appenninico.
Molte delle attività sono divenute delle occasioni di studio ed approfondimento, che richiamano ogni anno numerosi ornitologi e ricercatori da tutta Italia.
La conferenza è aperta al pubblico.