” Da più parti, e fin dall’immediato dopo terremoto, l’Università degli Studi dell’Aquila è stata individuata come l’elemento fondante di qualunque strategia di ripresa economica e sociale del territorio aquilano… “
L’azione delle politiche a seguito di disastri naturali deve vedere i “produttori di conoscenza”, come il fattore determinante per una rinascita del territorio dopo il sisma del 2009″.
Condivido la sintesi del pensiero della Rettrice Inverardi che al suo insediamento sottolineava come “il compito dell’Università deve essere quello di costruirsi una strategia di sviluppo che da una parte la rafforzi come sistema universitario e dall’altra la renda pervasiva da e verso i bisogni e le sollecitazioni del territorio. Bisogni e sollecitazioni che toccano la sfera sociale, economica e culturale di un territorio disgregato e di una popolazione frammentata”
Proprio perché ritengo l’Università e la formazione elementi assolutamente strategici per far risorgere il territorio, sottolineo la grave notizia di come la Giunta Chiodi abbia inteso tagliare il fondo FSE 2014-2020 portandolo da 312 a 112 milioni di euro così come il FESR da 389 a soli 214 milioni di euro.
Non possiamo permetterci che questa folle programmazione purtroppo ereditata dalla Giunta uscente riduca o annulli le capacità dell’Abruzzo interno. Sarà una sfida ancor più difficile che dovremo interpretare con grande coscienza per creare autentico futuro.
Giampaolo Arduini

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