Sax, che fu il primo insegnante di saxofono al Conservatorio Superiore di Parigi, dal 1857 al 1870, ne brevettò nel 1846 la famiglia completa (sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso): uno strumento ‘ibrido’, il sassofono, in quanto, pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni. Protagonista del concerto, assieme all’ensemble abruzzese, sarà il saxofonista Federico Mondelci,nella doppia veste di direttore e solista, da trent’anni uno degli interpreti di maggior talento e versatilità della scena internazionale, docente, direttore d’orchestra, camerista e solista. Di grande interesse, anche per la sua ‘trasversalità’, il programma che comprende, dopo l’Elegia per orchestra d’archi ( in memory of Ivan Samaryn) di Ciaikovski, partitura dalla magica e struggente scrittura,vari arrangiamenti per sax e archi: Vocalise di S. Rachmaninov, il concerto di A. Glazunov, Solitude- In a sentimental mood di D. Ellington, Summartine di G. Gershwin , Pequena Czarda di Iturralde, una ghirlanda di partiture di Anderson ( Plink, Plink, Plunk, The Syncopated Clock e Blue Tango) e Tango Suite di Piazzolla.. Un viaggio emozionante e suggestivo in compagnia di un grande interprete che ha calcato i più famosi palcoscenici del mondo. Il repertorio di Mondelci si dimostra particolarmente orientato verso la musica contemporanea, tanto che il suo nome è spesso affiancato ai grandi autori del Novecento (Nono, Kancheli, Glass, Donatoni, Sciarrino, Scelsi, Gentilucci, Graham Fitkin, Nicola Piovani e numerosi compositori della nuova generazione), di cui ha eseguito le composizioni, spesso a lui espressamente dedicate, in produzioni di straordinario successo che lo conclamano come raffinato solista di raro e straordinario talento.Per le etichette Delos e Chandos, Mondelci ha registrato il repertorio solistico con orchestra (sia quello per duo con pianoforte sia per ensemble), oltre a numerose produzioni che riflettono il suo grande entusiasmo per la musica contemporanea: tra queste il CD Rca dedicato ad autori italiani (Morricone, Molinelli e Rota) e quello monografico su Giacinto Scelsi (per l’etichetta francese Ina) ottenendo, con quest’ultimo, il premio “Diapason D’Or”. All’apprezzatissima carriera di solista, affianca una sempre più rilevante carriera nella direzione d’orchestra, dirigendo con crescente passione e convincente professionalità, orchestre e solisti di fama mondiale. In questa prospettiva ha collaborato con celebri solisti come Ilya Grubert, Michael Nyman, Kathryn Stott, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara, Natalia Gutman e Luisa Castellani.Fondatore nel 1982 dell’Italian Saxophone Quartet e, nel 1995, dell’Italian Saxophone Orchestra, si esibisce con entrambe queste apprezzate formazioni sia in Italia sia all’estero, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e critica.