L’AQUILA – Si è tenuto ieri l’incontro tra il candidato consigliere del Pd alle elezioni regionali del 25 Maggio, Giuseppe Di Pangrazio, e i giovani del Comune di Capistrello.
Nel corso degli interventi è emerso come la condizione di generale disagio delle giovani generazioni a livello nazionale siano radicate soprattutto nelle realtà locali: crisi economica, disoccupazione, precarietà. Al disagio principalmente economico vanno sommate inoltre le ripercussioni dal punto di vista sociale: dal progressivo spopolamento dei territori, con un numero sempre maggiore di ragazzi pronti a spostarsi per cercare maggiori opportunità, alla carenza di strutture di aggregazione che garantirebbero una maggiore qualità della vita.
“La difficile situazione oggi dei nostri ragazzi – ha detto Di Pangrazio – è un peso di cui le generazioni precedenti devono sentirsi responsabili. La politica in questi anni non ha saputo cogliere i germi di un disagio che ci ha riportato indietro di decenni, quando i nostri nonni emigravano nella speranza di una vita migliore.
Personalmente continuo a credere nelle potenzialità e nelle possibilità dei nostri territori e in particolare della nostra provincia aquilana. Per questo ho più volte mostrato la necessità di stringere rapporti sempre più stabili tra i territori della provincia e di valorizzare quanto di bello e unico abbiamo a disposizione.
Penso ad esempio al tema dell’agricoltura o il tema della montagna. Intorno a questi due macro ambiti esistono prima di tutto risorse spendibili, patrimoni ambientali e architettonici ereditati dalla storia e dalla tradizione che hanno necessità di essere valorizzati e promossi.
Ma al tempo stesso penso alla grande qualità della vita, dei paesaggi e in generale dell’ambiente che oggi può trasformarsi in ricchezza e opportunità di occupazione.
Giovani provenienti da diversi campi di formazione possono quindi avvicinarsi all’ambito agricolo o montano, integrandoli con l’attività turistiche, con quella di trasformazione alimentare e gastronomica, con quella della promozione e della comunicazione.
E’ chiaro che per mettere in moto questi meccanismi virtuosi c’è bisogno della presenza delle istituzioni che possano in qualche modo favorire le eccellenze e facilitare i processi per la concretizzazione delle buone idee”.