L’AQUILA – “Ricordando lo Sporting Club Tof” è il titolo del libro che verrà presentato sabato prossimo, 17 maggio, alle ore 17.30, presso l’Auditorium Sericchi, in via Pescara n. 4, introdotto da un filmato sugli anni d’oro del sodalizio aquilano. L’iniziativa – organizzata dall’Old Sporting Club Tof – sarà preceduta alle 16.30, nella chiesa di S. Rita in via Strinella, da una Santa Messa officiata dai frati di San Bernardino, per ricordare gli amici che non ci sono più.

Negli anni Sessanta-Settanta, intorno alla Basilica di San Bernardino,  si muoveva un mondo di grande tensione valoriale che aveva il suo centro propulsore nel vicino e omonimo convento, dove un ascetico frate, Padre Casimiro Centi, con instancabile e infaticabile brio creativo, cercava di dare forma e anima all’educazione e alla crescita di intere generazioni di ragazze e ragazzi. E c’è riuscito, se, a distanza di 56 anni, questi ragazzi e queste ragazze hanno sentito l’esigenza di raccontare quel tempo che fu attraverso una pubblicazione che raccoglie immagini, fatti, eventi, statistiche, dati. Padre Casimiro, supportato e confortato da persone veramente fuori del comune, fondò una società polisportiva nell’ambito del Terz’Ordine Francescano: lo “Sporting Club Tof”. Era il 1958. “Non fu solo passione sportiva”, si potrebbe dire oggi, alla luce di ciò che lo Sporting rappresentò per quasi venti anni nel panorama sportivo, ma anche sociale dell’Aquila, riuscendo a coniugare indissolubilmente un binomio vincente: sport e francescanesimo. Il primo allenatore della squadra di calcio fu il “Maestro” Don Pietro Piselli, un allenatore di grido per quei tempi, con lunga esperienza in squadre di serie A, B e C. Persero quasi tutte le partite, ne vinsero solo una, ma conquistarono il “Premio disciplina”: quello che interessava di più, forse, a Padre Casimiro. Inoltre, avevano la divisa sportiva più bella ed elegante: maglie di lana bianche con banda trasversale rosso-blu, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con il risvolto rosso-blu, scarpe alla brasiliana senza punta metallica. Una vera novità, per quell’epoca. Il “Presidentissimo” Paolo Olivieri,  indimenticabile protagonista del sodalizio, fu aiutato dagli amici di sempre, i direttori tecnici Giulio Tracanna e Giancarlo Chiodi; gli allenatori Carmine Mariani, Marino Bon, Angelo Castoldi, Umberto De Nuntis e Aldo Di Bitonto; i dirigenti Piergiorgio Cataldi e Gildino De Felice.  Accanto al calcio, nacque la sezione di tennis da tavolo, con una novità importante: il settore femminile. Si conquistarono titoli abruzzesi e si partecipò a varie finali nazionali. Ancora una volta, Padre Casimiro, e per esso il Tof, si aprì alla novità dello sport femminile, che in quegli anni muoveva a fatica i primi passi in tutta Italia. Anzi, si fece ancora di più e nel 1965 lo Sporting Club costituì oltre alla squadra di pallavolo maschile, anche quella femminile. Per due anni si vinse il titolo regionale femminile e si disputarono le finali nazionali, con l’allenatore Giampiero Berti. Ad un certo punto, purtroppo, il binomio chiesa-sport si è interrotto e con esso la possibilità di un’aggregazione sana per i giovani.  L’augurio che le ex ragazze e gli ex ragazzi di Padre Casimiro si sentono di proporre con la loro pubblicazione è che ci possano essere ancora uomini come quelli dello Sporting che, in maniera disinteressata e in nome dello sport, si occupino dei giovani e del disagio che stanno vivendo nella loro città ancora alla ricerca dell’identità perduta in quel drammatico 6 aprile 2009.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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