L’AQUILA – A proposito del recepimento della convenzione ONU sui diritti delle persone disabili, in discussione giovedì 12 giugno in Consiglio Comunale, L’Aquila che Vogliamo sottolinea che le linee fondamentali della Convenzione sono: accrescimento della consapevolezza, vita indipendente ed inclusione nella società, educazione, lavoro, occupazione e partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport.

Ci auguriamo che questa lodevole iniziativa del Consiglio Comunale non rimanga come al solito “sulla carta” ma che invece risvegli la politica vegetativa finora condotta, incapace di proporre una idea di città e un futuro degno per gli aquilani.
Come è noto a 1892 giorni dal sisma non abbiamo nemmeno una bozza di Piano operativo di Protezione Civile: nessuna esercitazione realizzata.
Nessuna traccia delle direttive dettate dall’ONU sulla realizzazione di piani di protezione civile per persone disabili.
Non un’idea sull’uso futuro dell’immenso patrimonio immobiliare del Comune, stimato in circa 6000 appartamenti tra progetti C.A.S.E. ed edilizia esistente prima del sisma.
Nessuna programmazione, opera o servizio degno di nota è stato attuato per ricucire quei “deserti affettivi” che sono i progetti C.A.S.E. e gli insediamenti M.A.P. a causa di una miope localizzazione (che sarebbe stata operata anche dagli amministratori di allora) e da una mancanza di progettualità tuttora imperante.

In questo ambito, nella stigmatizzazione delle criticità vorremmo dare degli spunti operativi che sarebbe ora che vedessero l’inizio.

Ad esempio mancano da parte del Comune idee pratiche su piste ciclabili tra progetti C.A.S.E., MAP e centri di servizio, in alcuni casi mancano addirittura i marciapiedi di collegamento tra i nuovi insediamenti e i centri preesistenti; servizi commerciali per le persone non automunite; attività qualificate di ricreazione e socializzazione; provvedimenti concreti per la connettività internet a banda larga; servizi di collegamento realmente pensati e utili anche agli studenti.

Movimento civico
L’Aquila che vogliamo

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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