L’AQUILA – Una regione “aperta” in grado di dare “risposte definitive ai cittadini e di generare nuova linfa di crescita per le imprese e per la societa’ abruzzese in generale”. In un intervento durato un’ora il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nel suo discorso alla prima seduta del nuovo Consiglio regionale che ha aperto la Decima legislatura, ha disegnato il futuro dell’Abruzzo secondo l’idea che “questo governo regionale vorra’ portare avanti”. Un’idea in grado “gia’ da subito di rimpore il pericoloso isolamento nel quale e’ caduta questa regione. E’ una priorita’ essenziale del nostro programma di governo, pensare ad un Abruzzo che sappia rapportarsi con le regioni limitrofe, che sappia parlare il linguaggio nazionale ed europeo delle istituzioni, che ridiventi punto di riferimento di un certo modo di programmare e progettare. Tutto questo – ha detto il presidente D’Alfonso nel corso del suo intervento – richiede un’idea nuova e forte di Regione. Non una Regione autoreferenziale e autorefenziata, ma una Regione che si definisca progetto, dimensione progettuale. Potenza di una dimensione progettuale che permetta di realizzare piu’ velocita’, piu’ premure, piu’ attenzioni verso le famiglie e le imprese”. Il passaggio alla collaborazione e alla rottura di “ogni forma di isolamento” e’ stato piu’ volte ribadito dal presidente D’Alfonso che non ha mancato di tratteggiare le coordinate programmatiche. “La grande sfida – ha sottolineato – e’ generare collaborazione con due linee di sviluppo: la costa con la collaborazione con Marche e Molise e l’Appennino con Lazio e Umbria. Concepire queste alleanze significa allontanare l’isolamento e la debolezza di questa regione”.
La “nuova Regione” avra’ un occhio particolare sulle infrastrutture. “le infrastrutture – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – devono avere dignita’ perche’ accadono e si realizzano. Questo significa che dobbiamo essere in grado di saper realizzare, saper finanziare, saper progettare e saper mettere in funzione una infrastruttura. E cio’ richiede un’alleanza tra chi e’ dentro la Regione e chi sta fuori: imprese, Universita’, societa’ di progettazione pubbliche e private”. Da qui l’annuncio del presidente Luciano D’Alfonso: “Ci doteremo di una legge che faccia capire quali siano le priorita’ dell’Abruzzo; una sorta di legge obiettivo regionale che verra’ approvata in occasione della discussione e deliberazione della legge di stabilita’ finanziaria regionale”. L’infrastruttura viaria della Fondo valle del Sangro, “sara’ la priorita’ delle priorita’, anche per raccogliere la sfida che ci ha lanciato Sergio Marchionne”. Ma ci sono altre priorita’ che non possono essere accantonate: “su tutte – spiega D’Alfonso – i collegamenti ferroviari in una regione che ha dato i natali a Silvio Spaventa, il primo che ha disegnato e pensato ad una mobilita’ ferroviaria a livello nazionale. In questi anni dobbiamo far partire una vera e propria ‘rivoluzione della dotazione ferroviaria’. E lo dico pensando alla direttrice della dorsale adriatica sulla quale stiamo perdendo la vitale partita dell’Alta velocita’ e a Bruxelles daremo battaglia per entrare nei finanziamenti e nei progetti dei corridoi europei; pensando al collegamento Pescara-Roma con la possibilita’ concreta di ridurre di 55 minuti gli attuali tempi di percorrenza; e pesando anche alla linea ferroviaria Pescara-L’Aquila che potrebbe contare su tempi di percorrenza di 80 minuti”. Il presidente Luciano D’Alfonso ha poi assicurato “un’attenzione particolare del governo regionale alla ricostruzione economica e culturale dell’Aquila. La possibilita’ per il capoluogo regionale di una Zona franca fiscale. A giorni, inoltre, definiremo la mappa dei nuovi Aiuti di Stato e dentro, di sicuro, ci sara’ L’Aquila, ma anche altri territorio che in questa regionale hanno bisogno di investimenti pubblici e privati in grado id generare lavoro e benessere”.