Strane sostanze gelatinose alla madonna d’appari, ferella: “serve intervento urgente”

L’AQUILA – Approfitto di questo periodo particolarmente caldo sia per quanto riguarda la formazione di veri e propri crateri lungo le strade del nostro comune che per quanto riguarda la altrettanto preoccupante situazione dell’inquinamento dei nostri fiumi per fare una breve riflessione.
Per quanto di mia conoscenza la condotta fognante che scende la valle del torrente Raiale da Assergi a Paganica dovrebbe essere in materiale ceramico ciò lascia intendere che potrebbe essere facilmente soggetta a rotture a seguito di colpi. Da dopo il sisma però non sono stati fatti lavori per la risistemazione della tubatura, quindi, o non vi sono effettivamente rotture oppure si preferisce dare per assodato tale ipotesi. Una cosa è certa, se vi fossero delle rotture potrebbero verificarsi delle situazioni particolarmente pericolose sia per la sicurezza stradale di tale tratto sia per quanto riguarda il potenziale inquinamento del torrente.
Sta di fatto che, pur avendo segnalato sia alla Gran Sasso Acqua che alla provincia la presenza di macchie piuttosto strane sul muro di contenimento della strada provinciale all’altezza del Santuario della Madonna D’Appari, guarda caso comparse solo dopo il sisma, ho ricevuto rassicurazioni verbali che sia tutto normale.
Ebbene, dato che ultimamente si rileva anche la presenza di sostanze gelatinose anche sul muretto a ridosso del torrente Raiale proprio all’altezza della chiesa, mi chiedo se non sia il caso che la Gran Sasso Acqua e la Provincia provvedano a fare un sopralluogo congiunto per verificare e mettere su carta quale sia la situazione così da fugare ufficialmente ogni dubbio.
Sono certo che questo tipo di intervento preventivo possa essere utile alla collettività per garantire la sicurezza dei numerosi passanti lungo la strada, di coloro che attendono buone notizie sanitarie per tornare a utilizzare l’acqua per irrigare e per garantire l’incolumità del gioiello artistico costituito dal Santuario della Madonna D’Appari.