Secondo appuntamento per il seminario “SAPERE AUDE: Dal rosone di Collemaggio alle leggi dell’universo” tenuto da Michele Proclamato, promosso ed organizzato dall’associazione “Un Momento tutto Mio Art-coaching ” e la società “Archetipos eventi e servizi”.
Sabato 19 Luglio 2014 alle ore 16,30 presso l’Auditorium “R. Piano”, Parco del Castello, assisteremo ad un nuovo percorso dello scrittore, alla scoperta degli antichi saperi custoditi e rivelati dai simboli della città di L’Aquila.
Un viaggio tra arte, storia e conoscenza che ci guiderà a leggere con occhi più consapevoli i luoghi in cui viviamo.
A questo proposito è previsto per domenica 20 Luglio 2014 un tour storico guidato dallo stesso Michele Proclamato. L’itinerario avrà inizio alle ore 10,00 presso Collemaggio con visita alle 99 Cannelle, per poi proseguire, nel pomeriggio, nelle Abbazie di Bominaco, San Clemente a Casauria e San Bartolomeo. E’ possibile richiedere informazioni e prenotare ai numeri 328- 2479704 e 329-4062401.
I due importanti appuntamenti si collocano all’interno di un macro – progetto in fase di sviluppo, e che vedrà il primo grande punto di partenza con la mostra – evento “Sapere aude: intrecci d’arte e simboli” in esposizione nel corso della 720° Perdonanza”.
Michele Proclamato, esperto studioso di simbologia e autore di numerosi libri;
vive a L’Aquila, città che lui stesso definisce “preziosa e unica nel suo genere, tuttavia terremotata non solo a livello materiale”, per questo ha colto con entusiasmo l’invito delle associazioni sopra citate, le quali, attraverso l’evento del 25 Maggio, vogliono indicare con chiarezza la loro modalità di operare per il futuro di una città che ha smarrito, o addirittura non ha mai compreso veramente, le ricchezze che possiede e la vocazione spirituale per la quale fu fondata e agognata da grandi imperatori e santi.
Gli studi sulla città, compiuti assieme a Luca Ceccarelli e Paolo Cautilli, co-autori del libro “La Rivelazione dell’Aquila”, hanno proiettato lo scrittore alla ribalta nazionale e ad esporre i propri studi soprattutto fuori città, per dimostrare come il “sapere” dei segni, possa, non solo nobilitare noi stessi , ma soprattutto, rappresentare una effettiva possibilità economico-culturale per la città, nella speranza che “tutti” possano condividere finalmente il messaggio dell’Aquila.