L’AQUILA – “Il trasferimento delle 69 famiglie di via Sfrizzoli negli alloggi del progetto CASE non è certo uno sfratto. Non lasceremo nessuno in mezzo alla strada”.
Questo quanto dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Di Giovambattista, in relazione agli articoli di stampa comparsi nei giorni scorsi e precisa:
“La convezione stipulata tra il Comune e la società Idea Fimit, proprietaria degli alloggi in questione, è di natura temporanea. In ragione di ciò, il Comune ha stabilito di trasferire gli inquilini dagli alloggi del Fondo Immobiliare in appartamenti di sua proprietà, con notevole risparmio per le casse dell’Ente.
Le ragioni di questo trasferimento sono riconducibili unicamente alla necessità di contenimento della spesa, come ci ha suggerito anche la Corte dei Conti. Non vi sono altri motivi, tanto meno questioni di sicurezza pubblica o di viabilità, come leggo su alcune testate.
Oltretutto- prosegue l’assessore- la possibilità di disporre del progetto CASE per categorie svantaggiate e famiglie con disagio sociale è una politica che il Comune sta adottando ormai da un anno, tant’è che alcune famiglie di via Sfrizzoli avevano già provveduto spontaneamente a trasferirsi nel progetto CASE.
Non lasciamo a terra nessuno- ribadisce l’assessore- e a dimostrazione di ciò vorrei precisare che tra le 69 famiglie, 24 sono ex inquilini ATER di via Verzieri, i cui alloggi sono stati ritenuti inagibili per cause non derivanti dal terremoto. Il Comune dell’Aquila si è fatto e si farà carico anche di loro, prevedendo una sistemazione nel progetto CASE, come per gli altri”.
Dal fondo immobiliare al progetto case, di giovambattista: “risparmio per le casse comunali”
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