L’AQUILA – I Carabinieri della Compagnia di L’Aquila, al comando del Capitano Marcello D’Alesio, nel corso di un servizio straordinario per il controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori e del fenomeno dello sciacallaggio nelle aree interdette della città di L’Aquila, hanno denunciato in stato di libertà 9 giovani di cui 6 minori, tutti residenti in città, per concorso di persone nei reati di violazione di domicilio, invasione di edifici, danneggiamento ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Sono state impiegate ben 6 pattuglie di carabinieri, anche in abiti civili, che hanno rivolto l’attenzione in particolar modo nelle “zone rosse” del capoluogo, dove ultimamente era segnalata una recrudescenza del fenomeno di sciacallaggio e danneggiamento delle abitazioni ormai abbandonate da oltre 5 anni a seguito del noto sisma.
Nel corso del servizio, durante il quale i militari hanno monitorato anche i piccoli vicoletti delle aree interdette, i militari della Stazione Carabinieri di Paganica, diretti dal Maresciallo Nunzio Gentile hanno sorpreso i succitati all’interno della “zona rossa” della frazione di Paganica, dove si erano introdotti in un’abitazione dichiarata inagibile a seguito del noto sisma del 6 aprile 2009. Nel corso del sopralluogo emergeva che gli stessi, previa effrazione e danneggiamento degli infissi, erano penetrati all’interno dell’immobile rovistando tra le suppellettili e vi si erano intrattenuti a bivaccare, violando altresì l’ordinanza nr. 438 del 19/09/2011, emessa dal Comune di L’Aquila ed avente ad oggetto “Emergenza sisma Abruzzo 2009 – divieto di accesso in zona rossa” che inibisce l’accesso nelle citate aree. Per loro è scattata quindi la denuncia in stato di libertà.