L’AQUILA – Centinaia di autori, tra ricercatori, professionisti, docenti universitari, tecnici dell’Ente Parco, laurendi e dottorandi in materie ambientali, hanno contribuito nel tempo a creare un patrimonio di documenti che costituiscono la migliore testimonianza dell’eccezionale capitale naturale del territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Oggi tale patrimonio, fatto anche di studi effettuati nei decenni precedenti l’istituzione del Parco e di altri, molto piu’ antichi, risalenti persino all’Ottocento, grazie ad un notevole sforzo di sistemazione dei propri corposi archivi, e’ stato reso in parte disponibile al pubblico dall’Ente Parco che lo sta mettendo on-line sul sito web istituzionale (www.gransassolagapark.it /Sezione Attivita’ e ricerca). Laddove non sia stato possibile informatizzare la copiosa mole dei testi cartacei, essi sono stati catalogati e ne e’ segnalata la collocazione presso i diversi Servizi dell’Ente Parco, il “Centro di Documentazione Ambientale” Cedap di Montorio al Vomano o il Centro di Ricerche Floristiche dell’Appennino di Barisciano, cosi’ da consentirne l’individuazione e la consultazione. Il Database si presenta diviso in tre sezioni: Ricerche, Studi e monitoraggi faunistici, in cui sono catalogati gli studi su piccoli e grandi animali dell’area protetta: dalla microfauna ai grandi predatori, dagli anfibi ai rettili, dagli insetti ai crostacei; Ricerche, Studi e Monitoraggi floristici, in cui sono raccolti testi scientifici sul mondo vegetale; Ricerche, Studi e Monitoraggi sul territorio, in cui compaiono gli studi che hanno per oggetto la morfologia, la geologia, l’archeologia, il paesaggio e gli aspetti antropologici. Oltre a costituire un corpus scientifico e documentale di eccezionale valore intrinseco, la catalogazione degli studi sul territorio del Parco offre allo stesso tempo un importante servizio in termini culturali e di documentazione, a disposizione di quanti vorranno usufruirne per ricerche bibliografiche, studi a carattere scientifico, urbanistico o storico e per la redazioni di Valutazioni d’Incidenza. Un intervento significativo, anche sul piano della trasparenza, in quanto, in special modo per gli studi commissionati o realizzati dall’Ente Parco, sono esplicitati non soltanto gli autori e il periodo di realizzazione, ma anche i costi sostenuti e le tipologie di finanziamento utilizzate.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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