L’AQUILA – Il Direttore generale di Banca popolare dell’Emilia Romagna Fabrizio Togni, oggi in visita a L’Aquila, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni economiche, cui ha illustrato la riconfigurazione organizzativa che BPER attuerà dal 24 novembre prossimo, in seguito alla quale la struttura distributiva della Banca sarà articolata in nove Direzioni Territoriali sulla penisola, tra cui la Direzione Territoriale Adriatica con sede a Lanciano, a sua volta suddivisa in quattro Aree (Lanciano, L’Aquila, Pescara e Campobasso) per un totale di 112 filiali.
“Questa importante evoluzione organizzativa – ha detto Togni – vuole perseguire i migliori risultati di efficienza gestionale grazie a un ulteriore processo di semplificazione. Il nuovo modello prevede un’ampia autonomia operativa delle Direzioni Territoriali, il potenziamento dell’attività dell’area affari e il ridisegno della filiera di delibera del credito, per attivare procedure di erogazione in grado di rispondere con sempre maggiore rapidità ed efficacia alle richieste della clientela. Efficienza, innovazione tecnologica e attività qualificate di consulenza sono i capisaldi di un’operazione che vede comunque in primo piano le persone con le loro competenze e i loro valori ben radicati nelle comunità locali”.
A riprova di una scelta operativa che privilegia la continuità, il Direttore generale Togni ha annunciato che la responsabilità della Direzione Territoriale Adriatica sarà affidata a Guido Serafini, attuale Direttore territoriale a Lanciano, mentre Tarcisio Fornaciari, Direttore territoriale a L’Aquila, passerà alla guida della Direzione Territoriale Emilia Centro.
Il Direttore generale BPER ha sottolineato che “BPER continuerà a essere anche la banca degli aquilani, tenendo ben presenti le esigenze locali e confermando con convinzione il suo impegno, da sempre improntato ai valori della vicinanza e della territorialità”. In questa ottica “il giusto riconoscimento del ruolo istituzionale svolto dall’Aquila come capoluogo di regione ha motivato la scelta di localizzare in città il Comitato Territoriale della Direzione Adriatica, un organo di grande importanza che ha il compito di raccogliere le numerose istanze provenienti dai territori”.