L’AQUILA – Privilegiare la ristrutturazione delle case rispetto a quella di chiese o antichi palazzi. Il popolo deve tornare nelle abitazioni in cui viveva. Da un artista di fama internazionale come il pittore aquilano Marcello Mariani una risposta cosi’ magari non te l’aspetteresti.

Invece il maestro, definito da Vittorio Sgarbi uno dei pittori informali piu’ validi d’Europa, in un’ intervista al sito “ilfont.it” e’ categorico: “A L’Aquila – afferma l’artista raggiunto dalla cronista nel suo improvvisato atelier di Bussi sul Tirino (Pescara) – io non vedo futuro ormai. Dopo il terremoto si e’ verificato un disastro completo, fisico e morale. Io non sono mai rientrato nella mia citta’, mai, dopo il sisma. Per la prima volta ci sono tornato alcuni giorni fa e sono rimasto agghiacciato: tutti mi chiamavano, tutti mi riconoscevano.

Nel giorno immediatamente successivo alla tragedia (6 aprile 2009, ndr) – ricorda – Raiuno, Raidue e Raitre mi hanno intervistato: dietro casa trovarono una struttura in legno, non grande, che avevo costruito per dilettarmi con le piccole cose. Cosi’ per renderla nuovamente funzionale, mi videro raccogliere alcuni pezzi della mia abitazione distrutta, per lo piu’ intonaci che poi assemblavo. Per colore usavo il mallo della noce, che diventava marroncino, seppia, e il sambuco bollito, e riuscivo un po’ a cucire questi strappi, questi sprazzi.

Una ragazza mi riprendeva con la telecamera e dovette smettere di filmare perche’ le uscivano le lacrime sentendomi parlare”. Per mesi, poi, la dimora della famiglia Mariani fu una roulotte parcheggiata all’esterno di casa. Non lo saro’ mai, per carita’, ma “se io fossi un amministratore prima di tutto penserei al popolo. Non e’ giusto che una casa del Cinquecento abbia la precedenza sul popolo, tu mi crei casette che cadono a pezzi…Non e’ giusto spendere miliardi per un palazzo e poi io, cittadino, non ho casa.

Dove dormo, dove vado a mangiare? Mi devi dare un nucleo mio, che avevo, non mi puoi abbandonare cosi’. Per quanto riguarda le chiese, si puo’ pregare anche all’aperto, come facevano gli antichi romani”. Personaggio eclettico, aquilano di nascita ma cosmopolita di vocazione, Marcello Mariani, allievo di Scordia e Spinosa, inauguro’ la sua prima mostra nel 1954. Famosi i suoi quadri polimetrici, molti dei quali di dimensioni imponenti. Come scrive Gabriele Simongini nel catalogo della mostra ospitata tra dicembre 2008 e gennaio 2009 al museo nazionale di palazzo Venezia a Roma, “con la sua pittura Mariani – che nel 2011 ha anche partecipato alla Biennale di Venezia – da’ luce a ‘sudari di luce'”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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