L’AQUILA – L’Aquila è arrivata nel cuore dell’arte rinascimentale italiana. È quanto emerge da un’attenta ricostruzione contenuta in Saturnino Gatti, pittore e scultore del Rinascimento aquilano, volume edito da Textus, curato da Ferdinando Bologna, che sarà presentato a Roma nel pomeriggio di domani nella splendida cornice del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico.
Ferdinando Bologna – massimo esperto di Saturnino Gatti a livello internazionale, nonché noto studioso delle opere del Caravaggio – svela a cinquecento anni di distanza la continuità, non solo ideale, tra la bottega fiorentina di Andrea Verrocchio – frequentata a partire dal 1470 anche dal giovane Leonardo da Vinci, da Lorenzo di Credi, dal Ghirlandaio, dal Perugino e dai grandi maestri umbri – e le opere di Saturnino Gatti, sia quelle presenti oggi all’Aquila, sia quelle esposte nei principali musei internazionali di Montreal, New York e Washington.
Nel corso dell’evento di presentazione, che avrà inizio alle ore 18, lo studioso Bologna ripercorrerà un itinerario sulle orme di Saturnino che parte dall’Aquila e si snoda attraverso le grandi capitali dell’arte indagando nel dettaglio, tra raffronti mai svelati prima, somiglianze di linee, forme e colori.
All’incontro saranno presenti anche Pierluigi Leone De Castris, ordinario di storia dell’arte medievale presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, e Claudio Gulli, storico dell’arte senese, collaboratore di Alias, supplemento settimanale del Manifesto.
Ferdinando Bologna è professore emerito di Storia dell’arte medievale e moderna dell’Università Tor Vergata di Roma, doctor honoris causa delle università di Barcellona e D’Annunzio di Chieti-Pescara. Ordinario dal 1965, ha insegnato Storia dell’arte medievale e moderna nelle università di Salerno, Messina, Siena, Napoli e Roma. Ha diretto il corso di specializzazione in Storia dell’Arte dell’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. Collabora con importanti riviste storico-artistiche italiane e straniere. E’ direttore responsabile di “Confronto”, periodico semestrale di studi e ricerche di storia dell’arte europea. Ha fatto parte di numerosi comitati scientifici e curato mostre nazionali e internazionali, ultima delle quali Antonello da Messina per il Mart di Rovereto. Ha diretto la Storia dell’arte in Italia per Utet- Garzanti ed è autore di numerosi libri variamente distribuiti sul versante medievale e moderno.