L’AQUILA – 1.000 prestazioni ambulatoriali e 180 operazioni in un mese per malattie dell’occhio: è il ragguardevole ‘biglietto da visita’ che segna il rilancio e il potenziamento, nell’ambito della Banca degli occhi, dell’attività clinica e chirurgica. Al lavoro di alta qualità in laboratorio- per le analisi di idoneità delle cornee da utilizzare per trapianti in tutto Abruzzo (circa 100 l’anno) e fuori regione – si è aggiunta, dal novembre scorso, un’attività di microchirurgia dell’occhio che, già dal prossimo febbraio, consentirà di utilizzare al meglio sofisticare attrezzate come il femtolaser e nuovi spazi individuati nel Delta chirurgico. Il primo mese dell’attività di microchirurgia (cataratta, retinopatie e altre patologie) – con una media che è già di 6 interventi al giorno – costituisce un servizio importante e aggiuntivo all’attività di laboratorio della Banca degli occhi. Un riassetto organizzativo che offrirà un ventaglio di prestazioni fondamentali per l’utenza, pianificato e voluto dal Manager Asl 1 Giancarlo Silveri.
Già da un mese la nuova attività ospedaliera, oltre alla parte chirurgica, garantisce prestazioni cliniche e di prevenzione e ha avuto un avvio sprint con circa 33 visite al giorno in ambulatorio. Questa attività, un mix di clinica e chirurgia oculare, da febbraio 2015 compirà un vero e proprio salto di qualità col trasferimento dell’attività ospedaliera nei locali del Delta chirurgico. Grazie agli spazi ampi disponibili, nella nuova sistemazione logistica, sarà possibile utilizzare a pieno regime un’apparecchiatura di ultima generazione, il femtolaser per il trapianto di cornee. Questo moderno macchinario è in grado di garantire una precisione pressoché totale nelle operazioni chirurgiche all’occhio e che agisce a una velocità ‘supersonica’.
Per avere un termine di paragone si può ricordare che la luce impiega 1 secondo per compiere 7 volte e mezzo il giro del mondo mentre in 100 femtosecondi attraversa lo spessore di un capello.
Questo laser attualmente viene utilizzato, per carenza di spazi, solo per la chirurgia refrattiva dell’occhio. Invece a partire da febbraio il femtolaser potrà essere impiegato per un’ampia gamma di operazioni proprio grazie a una nuova sistemazione logistica, all’interno dell’area del delta chirurgico in cui verrà trasferito il reparto ospedaliero. I nuovi locali comprenderanno una sala operatoria ad hoc per la microchirurgia con femtolaser. Questa attività oftalmologica ospedaliera, di recente avvio, si ‘aggancerà’ all’attività della Banca degli occhi, un’eccellenza che ha solo 10 altre strutture omologhe in tutta Italia.
Proprio alcuni giorni fa, intanto, la Banca di L’Aquila, diretta dal dr. Germano Genitti, ha superato a pieni voti l’esame relativo alla verifica, da parte degli ispettori del centro nazionale trapianti (nell’ambito della attività di sorveglianza compiuta dall’Istituto superiore della sanità) sul rispetto di rigorosi standard di qualità internazionale. I severissimi accertamenti, effettuati all’interno della Banca degli occhi nel corso della visita, hanno riguardato, tra l’altro, tracciabilità dei tessuti, test anti-contaminazione del laboratorio, tassative procedure di sicurezza e tracciabilità. Un’attestazione prestigiosa, quella rilasciata dagli ispettori de Centro nazionale trapianti, che si aggiunge a un’altra ‘laurea’ con lode, in fatto di qualità, di cui la struttura è già in possesso, vale a dire Iso 9001- 2008, ottenuta negli anni scorsi.