L’AQUILA – In un gelido scenario invernale ma di straordinaria bellezza, decine e decine di persone nel pomeriggio dell’Epifania percorrendo il sentiero Mariano, si sono recate al Santuario della Madonna D’Appari per il tradizionale “bacio del Bambinello”.
Lo storico Arcivescovo dell’Aquila Monsignor Luigi Filippi, nel corso di una visita Pastorale nella Forania di Paganica, in data 8 maggio 1876, così scriveva di quel luogo. “La strada, che movendo da Paganica, mena ad Assergi percorre un’amena e ridente valle la quale a due chilometri circa presenta uno spettacolo che a tutta ragione può dirsi romantico. Quivi per breve tratto, altissime rupi sembrano o sorte per incanto, o ammassate a bello studio per sbarrare il passo non solo all’uomo, ma ancora più agli animali selvaggi. Se non che tu credi che una mano possentissima tutto improvvisamente abbia tagliato a picco quei duri macigni, che aperti siccome colossali muraglioni da cima a fondo, al presente dan l’agio di praticarvi una via rotabile, come prima ci aveano permesso ritracciarvi un comodo sentiero costeggiato dall’acqua che scorre mormorando; addossata all’altissimo scoglio si eleva una divota Chiesa rurale conosciutissima come Santa Maria D’Appari”.
Nella valle dove il sole in questi giorni s’affaccia solo per qualche ora, la protezione civile di Paganica ha provveduto a sgombrare la neve nell’area interessata e il Comune dell’Aquila allo spargimento del sale.
La Messa pomeridiana dell’Epifania, nella chiesa gremita di gente e animata dal coro parrocchiale, è stata officiata dal parroco Don Dionisio Rodriquez, alla fine tra un tripudio di canti natalizi, si è proceduto al “bacio del Bambinello”.
Nel piazzale antistante il Santuario dove il freddo era glaciale, il “Comitato Pro Santuario” che si occupa anche della gestione e manutenzione degli spazi del luogo ivi compreso il presepe artistico, ha offerto a tutti i presenti il vino caldo, panettone e dolciumi vari.
Nello stesso contesto, nell’Epifania del 2011, quindi esattamente 4 anni fa, l’ex Vescovo Ausiliario Giovanni D’Ercole dette notizia ai presenti che erano state reperite e già disponibili, le risorse economiche per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Paganica. La notizia data nel giorno dell’Epifania non poteva che essere il più bel regalo per una comunità sin dall’ora dimenticata, così fu accolta con un grande applauso e dal volto di alcune persone presenti comparvero lacrime di gioia. Dopo quattro anni da quell’annuncio nulla però è stato fatto, per cui sarebbe opportuno che chi di competenza, informasse i cittadini paganichesi, affinchè sappiano il perché i lavori non abbiano avuto mai inizio, quale nuova pianificazione, poiché potrebbe essere da sprone per la ricostruzione della piazza nel suo insieme e se tali risorse ad oggi sono ancora disponibili visto tra l’altro, che provengono dall’otto per mille riservato allo Stato, risorse destinate per la conservazione dei Beni Culturali!
Raffaele Alloggia