L’AQUILA – L’Aquila è uno showroom naturale di quanto di più bello il territorio regionale offre in tutte le sue articolazione ambientali, storiche, architettoniche, artistiche, eno-gastronomiche, culturali: per questo il suo ruolo deve essere di protagonista del rinnovamento e della crescita di tutta la regione”. Con queste parole il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso ha sintetizzato quello che secondo lui sono i principi ispiratori che hanno fatto nascere l’idea di una legge regionale sull’Aquila Capoluogo che stamani è stata al centro di un appassionato dibattito animato da tutte le componenti politiche nel corso di una seduta del Consiglio Comunale convocato ad hoc dal Presidente dell’Assise cittadina, Carlo Benedetti: presenti il sindaco Massimo Cialente, il suo vice, Nicola Trifuoggi, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (primo firmatario del disegno di legge regionale sull’Aquila), i componenti della giunta civica. D’Alfonso si è detto convinto che L’Aquila merita oggi più che mai di riacquistare il suo ruolo di guida e di motore dello sviluppo della regione e che, pertanto, un provvedimento legislativo che favorisca questo processo non può che essere frutto di una condivisione di intenti che sia la più ampia possibile, se si vuole evitare le divisioni del passato. D’Alfonso, ripercorrendo le tematiche sollevate dai consiglieri comunali che hanno preso la parola, ha dichiarato la più ampia disponibilità del governo della Regione ad accogliere le proposte dell’opposizione nella convinzione che “il migliore lavoro possibile sia il frutto del confronto di un intelligente dibattito e il meglio di questo dibattito noi lo caleremo all’interno della Pdlr che di qui a 20 giorni andrà in aula per diventare norma vigente e applicata”. In proposito Luciano D’Alfonso ha ricordato l’esortazione del consigliere Pierluigi Properzi per quanto riguarda la vocazione dell’Aquila da calare in un atto a valenza programmatoria o a valenza normativa e il suggerimento di Giorgio De Matteis per l’idea di insediare all’Aquila un polo per le fiere e le esposizioni del meglio dei prodotti dell’Abruzzo della montagna e dei parchi. Dal canto suo, il Presidente della Regione, si è impegnato a calare nella legge una norma che preveda la partecipazione del Sindaco del Capoluogo in tutte le riunioni della Giunta regionale convocate su specifici argomenti riguardanti il territorio dell’Aquila.
“L’Aquila Capoluogo”, il sindaco Cialente, legge e’ operazione sensata
Il Consiglio comunale dell’Aquila si e’ riunito, in seduta straordinaria aperta, per discutere in merito alla proposta di legge regionale per L’Aquila capoluogo, di cui sono relatori il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, presenti alla seduta. La convocazione era stata richiesta dai consiglieri comunali Giorgio De Matteis, Emanuele Imprudente (L’Aquila Citta’ Aperta), Luigi D’Eramo, Vito Colonna (Prospettiva 2022) e Daniele Ferella.
“Questa legge- ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente nel suo intervento in aula durante la discussione sulla proposta di legge regionale per L’Aquila capoluogo – va letta come uno sforzo, da parte della Regione, per superare quelle frammentazioni che hanno finito per determinare situazioni di confinamento e assistenzialismo, figli di un modo superato di fare politica. Attraverso questa proposta di legge si prova, finalmente, a fare un’operazione che, oltre che politica, e’ di senso. Si parte interrogandosi su qual e’ il ruolo che L’Aquila e’ chiamata a svolgere. Innanzitutto – ha proseguito il sindaco – L’Aquila e’ il capoluogo di Regione perche’ ha in se’ storia e ricchezza di risorse culturali, lo e’ perche’ puo’ assurgere a simbolo. Ebbene, questa possibilita’ di esercitare un ruolo, essendo un simbolo, costituisce la nostra sfida. Questo vuol dire che bisogna avere progetti basati su un’idea specifica e peculiare di sviluppo, basata sulle caratteristiche e sulle vocazioni del territorio. La legge, infatti, stanzia delle risorse finalizzate alla realizzazione di progetti specifici. Per questa ragione le polemiche sui fondi e sulla copertura finanziaria sono pretestuose e frutto di un modo superato di intendere la politica. L’intera Regione dovra’ sviluppare, insomma, un’idea di sviluppo locale partendo dalle vocazioni di ciascuna area. A questo punto ogni singolo progetto destinato a un territorio diventa di interesse collettivo, evitando cosi’ frammentazione e assistenzialismo. Anche rispetto all’idea della macro regione adriatica ha osservato Cialente – dobbiamo cercare di cogliere un’opportunita’, osteggiarla non ha senso ed e’ una battaglia persa. Dobbiamo investire sulla vocazione nei settori della ricerca, dell’innovazione e del turismo, attingendo magari alle possibilita’ legate alla costituzione di un’area dell’Italia Mediana, con una funzione baricentrica della nostra citta’, come ha sottolineato il consigliere Pierluigi Properzi nel suo intervento in aula. L’Abruzzo, insomma, deve interrogarsi sulla funzione delle diverse Realta’ geografiche. Dobbiamo stare attenti ai campanilismi ma anche a scivoloni opposti. Come il progetto di accorpamento delle Ater, che rischia, in questa fase, di essere dannoso e improduttivo, come pure alle gravissime affermazioni riportate nella relazione tecnica legata al decreto legislativo di riforma degli ispettorati del lavoro, laddove incredibilmente sostiene che L’Aquila, non avendo sedi pubbliche, non puo’ ospitare la nuova agenzia unificata. Il senso dello sviluppo, in definitiva – ha concluso il sindaco – ed e’ questo il punto di forza della legge regionale per L’Aquila capoluogo, e’ dato dallo sviluppo e l’incentivo ad autonomie locali in grado di sviluppare progetti specifici restando, al contempo, coese e solidali”.
In apertura dei lavori l’assemblea ha votato all’unanimita’ un ordine del giorno, che vede come primo firmatario il consigliere Stefano Palumbo (Pd). Il documento, facendo riferimento in premessa al progetto di legge depositato dall’assessore regionale Di Matteo sulla riorganizzazione dell’edilizia pubblica, impegna il sindaco “a sollecitare un intervento legislativo, in sede regionale, che consenta all’Ater dell’Aquila, cosi’ come organizzata e composta, di entrare nel progetto Ara, a conclusione dei lavori di ricostruzione del proprio patrimonio, prevedibilmente negli anni 2018-2020”.