L’AQUILA – E’ come un vigile ‘urbano’ (dotato di strumenti sofisticatissimi) che, durante l’operazione, dà l’alt al neurochirurgo se la sua manovra rischia di compromettere in modo irreparabile aree come linguaggio e zona motoria, inducendolo a trovare altri percorsi col bisturi.
L’immagine del vigile urbano ‘ipertecnologico’ di sala operatoria serve a far comprendere quello che tecnicamente si chiama neuromonitoraggio intraoperatorio, una prestazione di eccellenza sanitaria che nessun ospedale del centro sud, a eccezione del San Salvatore, è in grado di garantire. Un punto qualificante che, insieme al ruolo di centro di rifermento regionale dell’epilessia, ha consentito alla Neurofiosiopatologia di L’Aquila di ottenere un premio assegnato dai medici di medicina generale e utenti dalla provincia di Pescara: insomma, una promozione avvenuta ‘fuori casa’ e per questo ancora più significativa. Il riconoscimento è stato celebrato ieri, domenica 15 marzo, a Pescara, nella sala dei marmi della Provincia, dove il dott. Paolo Aloisi, direttore del servizio neuro fisiopatologia del San Salvatore, è stato insignito del premio Medicina Abruzzo, insieme ad altri reparti abruzzesi selezionati dall’associazione culturale Ulisse 2000 che ha organizzato la premiazione. Alla cerimonia il dr. Paolo Aloisi era presente con alcuni componenti il suo team: il dr. Alfonso Marrelli e le infermiere Lucia Soi e Anna Lucia Rossi.
Il monitoraggio intraoperatorio di neuro fisiopatologia lo scorso anno è stato utilizzato in 60 casi nel trattamento di aneurismi. Tutte circostanze di alta complessità chirurgica, connotate dall’esigenza di salvaguardare le aree più delicate del cervello, come quelle della parola e del movimento. Situazioni, peraltro, connotate dall’emergenza e in cui la sinergia-sincronia tra neurofisiopatologia e neurochirurgia (altro reparto di eccellenza nazionale) ha assicurato prestazioni di elevata qualità.
Il punto di forza in Abruzzo della neurofisiopatologia è costituito soprattutto dall’attività di centro regionale di riferimento per l’epilessia, con 2.000 pazienti seguiti, di cui 500 nell’aquilano e con percentuali alte di utenti da fuori regione e Asl: il 40% di malati arriva da oltre provincia oppure regione (Lazio e Marche). Nell’ambito di questa attività, un dato importante: negli ultimi 15 anni, quasi 400 donne, curate in gravidanza con farmaci antipilettici, hanno partorito tutte bimbi sani. Un lavoro delicatissimo fatto senza un solo errore. Nei mesi scorsi, a ulteriore attestazione dell’eccellente standard di qualità, è arrivato un riconoscimento di valenza nazionale: l’abilitazione, conferita dalla Società italiana di neurofisiopatologia clinica, a svolgere al San Salvatore – unica struttura in Abruzzo – Master di alto livello per post-specializzazione, nelle branche di neurologia, Neuropsichiatria infantile e neuro pediatria. Un privilegio concesso oggi in Italia sono a 14 centri. I corsi, per i quali vi sono richieste, oltreché dalla provincia Aq, da Vasto e Lanciano e, fuori regione, Marche e Lazio, sono in via di organizzazione e dovrebbero essere avviati nei prossimi mesi.