E’ caos nelle università sulla presentazione del nuovo Iseeu, l’indicatore della situazione economica equivalente per l’università che permette di avere sconti sulle tasse e borse di studio.
Il nuovo strumento messo a punto dal governo Renzi per rendere più trasparente la situazione reddituale dei cittadini sta penalizzando soprattutto le persone più deboli.

In diverse università chi deve pagare la seconda rata può presentare ora il proprio indicatore di ricchezza se non lo ha già fatto a settembre, ma a questo punto i redditi verranno calcolati in base al Regolamento 159 entrato in vigore a febbraio del 2014, che dopo 15 anni ha completamente riformato l’Isee.

L’obiettivo è rendere tutto più chiaro.

Infatti oggi, dentro l’Isee ci sono tutti i redditi disponibili, ma proprio tutti tanto che rende formalmente più ricchi togliendo le agevolazioni ai veri poveri.

Uno dei capitoli più dolenti è proprio quello degli studenti universitari.

Il nuovo Isee per l’università (Iseeu) infatti sta diventando un vero boomerang.

È impossibile che una borsa di studio diventi reddito!

Ma il punto non riguarda tanto il fatto di ottenere la borsa stessa, in quel caso infatti non va considerato, quanto il calcolo delle tasse universitarie, perché in quel caso la borsa di studio conta.

Gli atenei quindi dovrebbero rivedere le aliquote ma per ora nessuno l’ha fatto.

Insomma per chi sia riuscito a capirci qualcosa, questa storia dell’Iseeu sembra essere alquanto contraddittoria.
In attesa dei primi dati è chiaro che il nostro super votato governo Renzi abbia fatto l’ennesi flop.

*dirigente nazionale Giovani Forza Italia

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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