In occasione dell’evento Spring Session 2015, che si terrà nei prossimi giorni, il Centro turistico del Gran Sasso ha rilasciato 300 skypass gratuiti per gli atleti, più ulteriori skypass a cinque euro per gli accompagnatori.
Al di là dell’indiscutibile pregio dell’iniziativa, lodevolmente organizzata dall’associazione Gran Sasso Anno Zero, della quale, pur non condividendo l’idea di sviluppo della montagna basata solo sull’impiantistica, apprezzo molto il lavoro, vorrei ricordare che i dipendenti del Ctgs sono alle prese, da molto tempo, con una cronica difficoltà nel pagamento degli stipendi e che, per loro, si prospettano mesi molto duri.
Alla luce di tutto questo stona il modo in cui, di contro, l’azienda abbonda nell’elargizione gratuita degli skypass che, peraltro, avrebbero potuto essere rilasciati a prezzo ridotto, garantendo comunque un introito che, di questi tempi, è vitale. Sottolineo, infatti, che, di norma, lo skypass è fissato a cinque euro per gli atleti e a un prezzo di poco superiore per gli accompagnatori.
La cosa, oltretutto, si ripeterà in occasione dell’Adunata nazionale Alpini di maggio, quando il biglietto avrà un costo, decisamente simbolico, di sette euro.
Quando arriverà il privato tanto agognato dal sindaco Cialente, elargirà 300 skypass gratuiti? Ovviamente no, per non andare al tracollo.
Le iniziative pregevoli vanno sostenute, indubbiamente, ma, al contempo, si deve garantire anche la tutela dei lavoratori e dei loro stipendi.
Il Consigliere comunale
Enrico Perilli (capogruppo Prc)