PETTINARI “LA REGIONE IN RITARDO SUGLI AIUTI PROMESSI“
“Le famiglie e le imprese abruzzesi stanno ancora aspettando i fondi del Bonus Covid e delle leggi Cura Abruzzo 1 e 2 che, a fine 2022, ancora non sono stati completamente erogati ai beneficiari. Per tanti abruzzesi, quindi, ci sarà l’ennesimo pacco vuoto sotto l’albero di Natale, in attesa che la Regione Abruzzo faccia quanto promesso” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che continua “Ancora una volta i numeri mettono in luce un centrodestra bravo solo a parole, ma completamente incapace sul fronte dei fatti. I fondi non ancora erogati alle famiglie ammontano a oltre 1.300.000 euro, e per i contributi a fondo perduto che ancora mancano all’appello non è dato sapere, visto che nel documento non vengono indicati. Parliamo di risorse che servivano ai cittadini per superare il periodo di emergenza generato dalla pandemia da Covid-19, ma a fine 2022 non si sa ancora quando e come la Regione finirà di erogarli”.
“E se questi numeri rappresentano ciò che la Regione non ha fatto negli scorsi anni, il nuovo DEFR 2023-2025 mette in luce tutto quello che la Regione non farà nel prossimo futuro” – incalza Pettinari. “Sembra che in Abruzzo l’emergenza economica dovuta dagli aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime non esista. Nel DEFR non viene minimamente affrontato il grave problema che soffrono le attività commerciali, gli artigiani, le micro e piccole imprese e tutto il mondo dell’impiantistica sportiva. Realtà, citate a titolo di esempio, che come tante altre rischiano la chiusura a causa dell’aumento delle spese. Una crisi esasperante sulla quale la Regione, nel suo documento di programmazione finanziaria, non fa quasi per niente cenno, salvo qualche paginetta in cui si elencano i provvedimenti che sono stati adottati dal Governo nazionale. Nulla viene specificato su come la Regione Abruzzo intenda aiutare i settori in difficoltà e soprattutto con quali fondi. Mi sarei aspettato – continua Pettinari – una chiara ed efficiente programmazione dei fondi europei di previsione 2021-2027; una congrua riprogrammazione delle economie generate dalle precedenti programmazioni e dalle risorse liberate dalle cartolarizzazioni dei debiti della sanità.
Ma niente di tutto ciò è contenuto nel DEFR.
La Regione di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, forse non si è accorta che la crisi sta mettendo in ginocchio migliaia di abruzzesi, e preferisce attendere passivamente che da Roma arrivino le risorse, senza però neanche esplicitare in che modo e con quali tempi queste saranno ripartite nel tessuto economico regionale.
TRANSIZIONE ENERGETICA
“Anche sul fronte della Transizione energetica – continua Pettinari – l’Abruzzo perde un’occasione importante. La Regione di Marsilio infatti nel DEFR 2023-2025 si limita a sponsorizzare progetti legati all’idrogeno verde. Vengono invece tralasciate dalla programmazione le ulteriori fonti rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico. Neanche una parola, quindi, su quali fondi PNRR e Programmazione europea 2021 – 2027 si intenda impiegare sulle fonti sostenibili. Ritengo limitante investire in un’unica direzione, poiché l’idrogeno verde rappresenta solo una piccola parte del mix energetico proposto dall’UE e presenta ancora molti ostacoli, tecnici e commerciali. Inoltre la produzione di idrogeno verde presenta un altro grosso limite relativo ai costi di produzione: per produrre un kg di idrogeno occorrono dai 50 ai 65 kWh, una quantità di energia davvero elevata per i benefici ricavati”.
VALORIZZAZIONE EDIFICI DI PROPRIETA’ DELLA REGIONE
“Ogni anno si spendono grandi parole su come procedere nella valorizzazione degli immobili detenuti dalla Regione Abruzzo, così come disposto dalle normative nazionali in tema di spending review. Ma poi nei fatti non viene specificato quali siano in concreto le azioni che si intendono attivare nei prossimi anni per raggiungere tali obiettivi. Anzi, si mettono in campo progetti che vanno completamente in un’altra direzione. Basti pensare alle sedi di proprietà su Pescara che sono completamente lasciate in abbandono, mentre si pensa di spendere diverse decine di milioni di euro per la costruzione ex novo di una nuova sede nell’area di Risulta”.
VIABILITÀ
“Le strade abruzzesi sono a pezzi, soprattutto nelle zone interne. Questo porta numerosi disagi, in termini di sicurezza e viabilità, ai cittadini residenti nell’entroterra abruzzese. Eppure nel DEFR 2023-2025 non vengono delineati quali siano i progetti e le risorse che la Regione Abruzzo intende mettere in campo per questo problema, anche sulla base delle importanti risorse derivante dai fondi del PNRR e dalla nuova programmazione europea 2021-2027. Per quanto attiene poi il trasporto ferroviario, tralasciando le tante belle parole annunciate a mezzo stampa, se scendiamo nel concreto non si trova traccia, per esempio, di come la Regione Abruzzo intenda risolvere il problema del progetto della filovia sulla cosiddetta “Strada Parco” di Pescara, oramai avviato da decenni e trasformato nella più grande incompiuta d’Abruzzo. Altra nebbia sul progetto della velocizzazione della ferrovia Pescara – Roma, che presenta diversi problemi sollevati dalle realtà locali, ma la Regione non si esprime su come intende agire per coniugare la realizzazione dell’opera e le esigenze dei cittadini e attività commerciali che risiedono nelle zone interessate. Rischiando, coì, la perdita del finanziamento previsto dal PNRR”.
CRISI IDRICA
“Altro importante capitolo è quello collegato alla risorsa idrica. E anche in questo caso nel DEFR 2023-2025 non viene esplicitato come saranno usate le risorse derivanti dalla nuova programmazione europea 2021 – 2027, che la Regione dovrebbe mettere in campo per ammodernare ed efficientare le condotte idriche. Una mancanza gravissima poiché, come già sappiamo, i fondi previsti dal PNRR non saranno sufficienti a coprire le reali esigenze della Regione. Basti pensare che a oggi, con il PNRR, sono stati stanziati in favore della Regione Abruzzo circa 65 milioni di euro per l’ammodernamento e riduzione delle perdite delle condotte, ma all’Abruzzo occorrerebbero più di 247 milioni di euro per gli interventi di risanamento e ed efficientamento delle proprie reti, così come si evince dai progetti presentati dai sei gestori del servizio idrico presenti sul territorio. Ecco perché sapere come saranno utilizzati i fondi europei 2021 – 2027 a integrazione di quelli del PNRR è così importante. Dobbiamo capire su quali progetti si vuole intervenire. Ricordiamo che la nostra è una delle regioni con la maggiore dispersione di acqua sul proprio territorio, con una media di oltre il 47% , e con punte fino al 70% in diversi Comuni, per questo i fondi vanno ottimizzati fino all’ultimo euro disponibile”.
EDILIZIA ABITATIVA PUBBLICA
“Per quanto riguarda l’edilizia abitativa pubblica nel DEFR 2023-2025 il Governo regionale non indica con chiarezza quali siano i progetti e fondi che intende mettere a disposizione delle ATER e dei Comuni. Le case Ater sono in un grave stato di abbandono: ci sono cittadini costretti a vivere nell’umidità e nella muffa; disabili costretti in casa dalle numerose barriere architettoniche che impediscono di uscire a prendere anche una boccata d’aria. La Regione Abruzzo, per questo capitolo, cita i 46 milioni derivanti dal PNRR per la riqualificazione degli alloggi Ater, una cifra sicuramente non sufficiente che anche in questo caso dovrebbe essere integrata con i fondi messi a disposizione dalla programmazione europea 2021 – 2027, ma nulla viene esplicitato nel documento. L’unico dato è che a oggi rimangono fuori 489 abitazioni da ogni tipo di intervento” conclude Pettinari.