GLI EVENTI DELLA XXXI EDIZIONE CHE DURERA’ TUTTO L’ANNO
L’AQUILA – L’Aquila protagonista della lotta contro la criminalità grazie al Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla XXXI edizione, organizzato per la prima volta nel capoluogo di Regione con un cartellone di eventi in programma tutto l’anno.
La manifestazione, organizzata dal Comune con la collaborazione dell’associazione Società Civile, è stata presentata questa mattina, nella sala Rivera di palazzo Fibbioni, dal sindaco, Pierluigi Biondi, dalla presidente della Giunta esecutiva dell’Associazione Nazionale Magistrati, Roberta D’Avolio, dal procuratore presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila, David Mancini, e da Leonardo Nodari, delegato del Premio.
“É un onore per la nostra città ospitare per la prima volta un evento così importante e così longevo come il Premio Nazionale intitolato a Paolo Borsellino, che si arricchisce di significato proprio in questi giorni alla luce della straordinaria operazione di cattura del boss latitante della mafia, Matteo Messina Denaro, trasferito nel carcere aquilano, e che fa conoscere i protagonisti di una stagione complessa, non superata, anche se meno cruenta, e che insegna a noi cittadini a fare fronte comune contro ogni tipo di criminalità organizzata”, ha dichiarato il sindaco dell’Aquila.
“Abbiamo invitato ufficialmente qui anche il procuratore antimafia di Palermo, Maurizio De Lucia, affinché la città possa tributargli il giusto riconoscimento per un’operazione che passerà alla storia del Paese”, ha poi annunciato il primo cittadino.
“Saranno 42 in tutto gli incontri del Premio per il 2023, di cui 14 all’Aquila, che coinvolgeranno decide di migliaia di studenti per diffondere, soprattutto, tra i giovani, la cultura della legalità. Gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming sulla radio abruzzese Cerrano web tv”, ha detto Nodari.
“Auspichiamo che di mafia si parli anche nelle scuole perché le organizzazioni criminali costituiscono una piaga nel nostro Paese che non è ancora del tutto estirpata – hanno aggiunto i due magistrati presenti, D’Avolio e Mancini – È importante continuare ogni giorno nella lotta alla criminalità e alla mafia che, come diceva Falcone, è un fenomeno umano che ha un inizio e deve avere anche una fine”.
In programma una serie di eventi che culmineranno a ottobre di quest’anno, quando il Premio sarà consegnato, con iniziative educative e di riflessione per i cittadini e in particolare per le nuove generazioni quali la lotta alla criminalità, il bullismo, anche nella sua declinazione di cyber bullismo, la violenza di genere, la memoria delle stragi e degli assassinii di mafia. Per garantire la sensibilizzazione degli studenti delle scuole secondarie del territorio è stato coinvolto l’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo.
Gli appuntamenti, previsti a gennaio, sono due.
Il 23, il Palazzetto dei Nobili ospiterà la presentazione del libro del magistrato Catello Maresca, “La banalità della mafia. L’educazione civica raccontata ai ragazzi”.
Il 27 gennaio, invece, Giornata della Memoria, l’Auditorium del Parco ospiterà Fabrizia Francabandera, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, insieme a Luigi Guerrieri, avvocato e storico, oltre ad alcuni attori del Teatro Paolo Grassi di Milano interpreti di letture teatrali di Primo Levi, scrittore e superstite dell’Olocausto italiano, e di Edith Bruck, scrittrice, poetessa, traduttrice, regista e testimone della Shoah ungherese.
Nell’ambito delle iniziative collegate al premio, il 14 dicembre scorso, alla presenza del Generale dei Carabinieri, Angiolo Pellegrini, comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, uomo di fiducia dei giudici Falcone e Borsellino che ha portato a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra, si è svolta all’Aquila la cerimonia di disvelamento dell’opera itinerante «Il Sorriso, omaggio a Falcone e Borsellino», che, su una pietra proveniente dalla Majella di circa 30 quintali di peso, ritrae la storica foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sorridenti scattata dal fotografo Tony Gentile. L’opera resterà all’Aquila per il tutto il 2023.