La tragica morte di Juan Carrito ha riportato in primo piano criticità e urgenze per la conservazione di una sottospecie unica al mondo

La tragica morte di Juan Carrito, lo scorso 25 gennaio, ha riportato in primo piano le criticità, purtroppo tuttora colpevolmente irrisolte, connesse alla gestione e conservazione dell’orso bruno marsicano, ma ha anche ancora una volta evidenziato una realtà fondamentale: salvare questa sottospecie unica al mondo è una priorità assoluta con precise responsabilità in capo a tutti gli attori in gioco. 

Il WWF Italia propone per questo una seria riflessione su quanto accaduto e su un problema di base: ancora oggi, nonostante l’impegno quotidiano di aree protette e associazioni, la conservazione dell’orso bruno marsicano assurdamente non è considerata una priorità a livello nazionale. 

La storia di Juan Carrito è esemplificativa di almeno due fenomeni diversi, ma entrambi fondamentali per la gestione e la salvaguardia di questa popolazione sul medio e lungo termine: il nodo della gestione degli orsi confidenti e la minaccia legata alla presenza di infrastrutture antropiche che creano frammentazione ambientale e minano la connettività ecologica in alcune porzioni dell’areale dell’orso. 

Per il WWF è giunto il momento di riflettere seriamente sulle responsabilità e su come adottare strategie davvero efficaci per affrontare una situazione che, seppure in presenza di alcuni segnali positivi a livello di espansione della popolazione (con segnalazioni anche in zone al di fuori dall’areale storico), ancora oggi vede orsi morire investiti su strade e autostrade, o orsi confidenti frequentare centri abitati in Comuni che poco o nulla fanno per evitare l’insorgenza del fenomeno. La mortalità accidentale e i comportamenti confidenti sono due fenomeni che mettono a rischio la conservazione del plantigrado, e ancora oggi non si fa abbastanza per eliminarli, nonostante i risultati incoraggianti ottenuti sul territorio da numerosi progetti, tra cui il LIFE Safe Crossing e il LIFE ArcPROM

È giunto il momento che tutti – il Ministero dell’Ambiente e le Regioni Abruzzo, Lazio e Molise in primis – riflettano sull’esigenza di considerare la tutela dell’orso bruno marsicano una priorità nazionale. In concreto il WWF propone di individuare o creare un organismo competente e indipendente che abbia la necessaria autorità per attuare con maggiore efficacia la strategia di conservazione e per monitorarla nel tempo. Oltre a questo, è necessario ovviare alla mancanza di un quadro normativo effettivamente cogente per l’implementazione del PATOM, al frazionamento delle responsabilità e all’incoerenza dei quadri normativi alle diverse scale.  Occorre dunque l’istituzione di un organo che possa maggiormente influenzare le politiche e le normative per la tutela dell’orso (es. commissario ad hoc o un tavolo interministeriale) e che possa avere anche un maggiore ruolo di controllo. La situazione richiede scelte coraggiose e urgenti.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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