Due giornate didattico formative con gli studenti dell’ l’Ipsiasar, Istituto superiore “L. da Vinci- O. Colecchi” e un questionario sulle buone pratiche e per proporre idee sul risparmio idrico, è quanto ha scelto Gran Sasso Acqua per celebrare la Giornata mondiale dell’Acqua “perché non resti una giornata di slogan” spiega il presidente Alessandro Piccinini “ma sia l’inizio di una nuova consapevolezza che ci aiuterà, con i feedback degli insegnanti e dei Sindaci soci, a strutturare nuove azioni di sensibilizzazione”. Le iniziative sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente Alessandro Piccinini, con il direttore tecnico Mario Di Gregorio e il prof. Maurizio Leopardi, e dalla preside dell’Ipsiasar Elisabetta Di Stefano con il prof. Giampiero Negrini.
Fai docce più brevi e non lasciare i rubinetti aperti, acquista cibo locale di stagione, scopri da dove viene la tua acqua e come viene distribuita, verifica se ci sono perdite in casa, proponi e partecipa alla pulizia di fontanelle e zone umide della città, non gettare rifiuti alimentari, oli, medicinali e prodotti chimici nel water, segnala se ci sono scarichi a cielo aperto, pianta un albero.
Sono le azioni prioritarie che l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha promosso e che Gran Sasso Acqua ha ripreso in un questionario che sarà distribuito agli studenti, ed è già stato inoltrato ai Sindaci soci perché lo diffondano nelle rispettive comunità, con una lista di impegni che sarà aggiunta all’Agenda d’azione per l’acqua, che sarà lanciata alla Conferenza mondiale sull’acqua 2023.
“Non è la solita giornata estemporanea ma un bel progetto per sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’acqua” ha detto la dirigente scolastica Elisabetta Di Stefano “formiamo tecnici, geometri oltre che professionisti dell’agraria e dell’alberghiero, settori in cui è fondamentale conoscere la risorsa idrica e perché è necessario farne buon uso. L’esempio del colibrì aiuterà nel quotidiano a fare ognuno la propria parte. I ragazzi stanno già elaborando delle idee – ha aggiunto – lasciamo spazio alla loro creatività per una loro proposta che sarà presentata nella giornata finale di questo progetto”
“Fai quel che puoi! Fai anche tu la tua parte!”, è infatti il messaggio che l’Onu ha chiesto di condividere e ha lanciato ad ognuno di noi con l’antica storia di un colibrì, che tentava di spegnere da solo un incendio della foresta, mentre tutti gli animali ai margini gli chiedevano cosa stesse facendo, “Sto facendo quello che posso”, rispose il colibrì. “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”/“Be the change you want to see in the world” è la citazione che l’Onu mutua dal Mahatma Gandhi per esortare, con l’esempio del colibrì, la popolazione mondiale ad agire. “E anche noi vogliamo considerarlo un impegno quotidiano per questo abbiamo realizzato delle magliette con il colibrì che doneremo ai ragazzi dell’Ipsiasar”, ha detto ancora Piccinini.
Le due giornate didattico formative, si terranno con la collaborazione del direttore tecnico Mario Di Gregorio e del prof. Maurizio Leopardi, la prima, lunedì 27 marzo alle ore 9.00, all’Aula Magna dell’Ipsiasar in via Acquasanta, n.16 zona Colle Sapone, in cui si tratterà la storia degli acquedotti, la qualità delle nostre acque e i sistemi di sicurezza; la seconda, mercoledì 29 marzo, con alcuni sopralluoghi mirati e a gruppi nel rispetto delle prescrizioni stabilite dalla norma.
Il progetto si concluderà con una giornata finale, la cui data sarà fissata quando i ragazzi saranno pronti a presentare i loro lavori frutto dell’elaborazione delle giornate formative. L’occasione sarà utile per fornire anche un feedback sul questionario e saranno invitati anche i Sindaci soci.
A margine della conferenza stampa il presidente ha voluto fare chiarezza sui fondi del PNRR.
“Abbiamo ricevuto un importante finanziamento di circa 17mln di euro, grazie ai nostri progetti, su un totale di circa 30mln di euro di investimento che tuttavia serviranno, per lo più, per un sistema di digitalizzazione e monitoraggio delle reti. L’Unione europea ha a cuore la transizione ecologica, ma noi gestori, nei territori, dobbiamo mantenere i bilanci a posto, i nostri maggiori costi gravano sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, la cosa più importante è quindi riparare le reti” ha spiegato Piccinini “abbiamo solo un finanziamento sulla linea del Chiarino che risolverebbe i problemi di metà della città, ma le esigenze sono enormi per tutti. Organizzeremo un confronto pubblico invitando tutti i gestori – ha concluso il presidente – sulla necessità di finalizzare le risorse future al rifacimento concreto delle reti, perché è un problema da affrontare subito, non solo per noi ma per l’intero Paese”.