“Uno studio scientifico della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università dell’Aquila sviluppato tra l’ospedale “San Salvatore” e l’ospedale Civile di Avezzano è stato premiato tra i poster e presentato nella sessione principale su spalla e gomito del meeting annuale dell‘American Academy of Orthopaedic Surgeons che si è tenuta dal 7 all’11 marzo a Las Vegas, in Nevada”.
Così sui social, L’università degli Studi Dell’Aquila.
“Unico studio italiano in questa sessione che vedeva la presenza, tra gli altri autori, anche del prof. giapponese Eiji Itoi, considerato uno dei più influenti chirurghi della spalla a livello mondiale. Argomento della discussione scientifica era l’applicazione della stampa 3D nel campo traumatologico”, va avanti l’ufficio comunicazione UnivAq, “dottorando di ricerca del MESVA (Dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della vita e dell’ambiente), nella sua tesi di specializzazione, ha sviluppato un protocollo sulla pianificazione pre- e intra- operatoria delle fratture di spalla tramite la costruzione di modellini anatomici con stampa 3D”.
“In particolare, nel lavoro del Dott. Fidanza, è stato apprezzato l’utilizzo della schiuma di poliuretano espanso all’interno dei modellini, intuizione che ha permesso di riprodurre l’osso spongioso e quindi pianificare e simulare la più realistica operazione chirurgica “in vitro”.
Lo studio ha permesso di ridurre i tempi dell’intervento e della anestesia del 15%, di ridurre i controlli radiografici intraoperatori, e quindi di risparmiare fino a 300 euro per ogni intervento.
“L’introduzione di questa metodica nel piano di studi delle Scuole di Specializzazione di area chirurgica in Italia potrebbe coinvolgere praticamente gli specializzandi, migliorare la soddisfazione formativa, e limitatamente ovviare alle scarse offerte di sessioni di Cadaver-Lab”, commenta Fidanza.