Questa mattina, a Palazzo Camponeschi, sede del rettorato, è stato presentato il progetto di riqualificazione – il cui progetto di fattibilità tecnico-economica è stato approvato sabato scorso dal consiglio comunale – destinato a dare una nuova veste allo storico insediamento costruito tra la seconda metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, che attualmente ospita i dipartimenti a cui afferiscono i corsi di laurea e i laboratori di ingegneria, matematica, informatica, fisica, scienze ambientali e scienze motorie.
I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il prorettore con delega all’Edilizia e direttore del DICEAA (dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale), prof. Pierluigi De Berardinis; l’assessore comunale all’Urbanistica, Francesco De Santis; l’ingegnera Luisa Capannolo, responsabile dell’area Programmazione e gestione edilizia UnivAQ.
Il masterplan è un progetto organico che si articola però in sei interventi distinti: 1) la realizzazione di una nuova piazza, che sorgerà tra gli attuali edifici “Renato Ricamo” (Coppito 1) e Alan Turing (Coppito 0), e di un nuovo parcheggio interrato di 3 piani con 450 posti auto, che invece troverà spazio nel piazzale adiacente il padiglione Alan Turing; 2) la costruzione di una passerella pedonale che connetterà, a scavalco di via Vetoio, il polo di Coppito con l’edificio Paride Stefanini, ossia con il blocco UnivAQ adiacente l’ospedale S. Salvatore che ospita i corsi di laurea di medicina, odontoiatria, professioni sanitarie e psicologia; 3) lo sviluppo di nuove aree verdi; 4) una copertura con pannelli fotovoltaici integrati che connetterà gli edifici Renato Ricamo (Coppito 1) e Angelo Camillo De Meis (Coppito 2); 5) il ripristino dell’edificio ex Crab (Consorzio di ricerche applicate alle biotecnologie), attualmente incompiuto e abbandonato, che sarà riqualificato mediante l’uso di moduli assemblabili e che diventerà un polo di 1600 mq destinato alla ricerca; 6) la realizzazione, al posto delle strutture provvisorie sorte dopo il terremoto alle spalle dell’edificio Alan Turing, di un nuovo centro di innovazione da 22 mila mq, in cui avranno sede aule, laboratori, sale studio e altri spazi destinati alla ricerca e alla didattica.
Oltre a tutto ciò, il progetto prevede anche una riconfigurazione della viabilità, con una nuova strada che connetterà il polo UnivAQ con la SP33 passando nelle immediate vicinanze dell’attuale comando regionale dei vigili del fuoco; una nuova “zona 30” lungo via Vetoio e una pista polifunzionale ciclo-pedonale che arriverà fino agli impianti di Centi Colella e all’ex Reiss Romoli, sulla statale 17, a ridosso il fiume Aterno. Sono tre interventi, questi ultimi, inseriti anche nel Pums.
Complessivamente, per la realizzazione dell’intero progetto, è stata stimata una spesa totale di circa 40 milioni di euro. Tuttavia, ciascuno dei sei interventi descritti avrà una linea di finanziamento differente. Per l’edificio ex Crab, per esempio, le coperture arriveranno da una delibera Cipe del 2017 mentre per il parcheggio multipiano è stato chiesto un finanziamento al MUR, il ministero dell’Università e della Ricerca. La copertura tra gli edifici di Coppito 1 e 2, invece, sarà finanziata attraverso un partenariato pubblico-privato. Per i restanti lavori, in primis quelli per il nuovo centro di innovazione, la piazza e la passerella pedonale, UnivAQ intende utilizzare risorse del proprio bilancio.