L’AQUILA. “La politica mi ha lasciato lavorare, non ho avuto interferenze, ma c’è bisogno che si muova anche Roma”. Si esprime così in merito ai precari Asl il manager Giancarlo Silveri che oggi non ha dubbi su cosa andrebbe fatto per salvare la situazione dei 323 lavoratori: punto primo nell’ambito dei tetti di spesa consentiti Silveri si augura che il Governo consenta di fare assunzioni a tempo indeterminato, punto secondo che venga concesso il tempo per farlo con una deroga rispetto alla legge finanziaria che impone invece una spesa possibile che la ASL al 30 marzo esaurisce. Ma come si è arrivati a questo punto? Di chi sono le respondabilità? “Probabilmente concorrono più fattori – prosegue il manager – nel corso del tempo si è guardato alla sanità non mettendo al primo punto il cittadino ma gli interessi di parte e degli addetti ai lavori. Fatti confessabili e inconfessabili – si lascia andare – e tutto questo ha prodotto degli effetti che oggi sono sotto gli occhi di tutti. E’ stato tradita la legge che ha ispirato l’organizzazione sanitaria. Basti pensare – conclude – ai decreti Bassanini travolti da questo modus operandi”. Oggi la politica come si sta comportando? ” In questa fase – chiude – c’è stato un risveglio complessivo di tutta la politica che mi ha lasciato lavorare, non ho avuto interferenza imbarazzanti che qualche volta possono accadere”.

 

 

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