L’AQUILA – “A due anni di distanza dal doloroso evento sismico la situazione a L’Aquila resta drammatica e non soltanto per i ritardi nella ricostruzione pesante ma, soprattutto, per la totale assenza di una progettualità sociale e politica capace di innescare una nuova stagione di progresso economico e di benessere in una città colpita al cuore ma ancora in grado di rialzarsi”. Lo dice il segretario generale dell’Aquila della Uil, Pietro Paolelli. “Noi come UIL – prosegue – riscontriamo quotidianamente il disagio sociale dei sempre più numerosi cittadini che frequentano la nostra sede (disoccupati, cassaintegrati, precari, lavoratori in mobilità, commerciati, artigiani e piccole e medie imprese che non riescono o che non vengono messe in condizione di riprendere le attività). Cercano, anche loro, una risposta a tutto ciò e lamentano un drastico e inesorabile abbassamento dei redditi delle loro famiglie ai limiti della sopportabilità. In tale contesto diventa decisivo concentrare, in maniera forte, tutte le energie sullo sviluppo e sul lavoro, con il quale si può sperare di convertire la tragedia del terremoto in una opportunità di rinascita e progresso per la comunità aquilana che la sottragga alle tendenze depressive e di sottosviluppo, ed eviti il dramma dello spopolamento soprattutto dei giovani. E’ una situazione, che abbiamo rappresentata da tempo – ricorda Paolelli – ma, che non può essere più tollerata. Occorre il lavoro. Si tratta, quindi, di ridisegnare un percorso realistico che punti alla ricostruzione di un sistema produttivo a 360 gradi, capace di garantire un futuro economicamente valido per gli abitanti del Cratere. Per far fronte al disagio rappresentato, la Uil – dice il segretario – ritiene necessario, un intervento forte, immediato e garantista dell’attuale Governo Nazionale, che tanto ha fatto nella fase iniziale del dramma aquilano, dimenticando subito dopo di provvedere a dare esecuzione agli impegni presi dallo stesso Premier, sullo sviluppo, all’auditorium della Guardia di Finanza. La priorità è garantire la ricostruzione del tessuto economico e sociale A tutto ciò la UIL non può e non vuole assistere passivamente e ritiene di dover richiamare l’attenzione dei componenti del ‘Comitato delle attività produttive’ ai quali chiediamo un incontro per valutare i risultati ottenuti rispetto alle ultime richieste rappresentate a tutte le Istituzioni, e porsi l’obbiettivo di richiedere e ottenere un tavolo di confronto con il Governo Nazionale al fine di salvaguardare le capacita’ produttive e professionali esistenti e rendere il territorio appetibile per nuovi investimenti produttivi”.
Terremoto. uil: “all’aquila situazione drammatica”
Ricostruzione ferma, manca progettualità sociale
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