L’AQUILA – Il consiglio comunale dedicato alle problematiche della sanità aquilana si è concluso da poco. L’assemblea ha approvato con 34 voti favorevoli e il voto contrario del consigliere Luigi D’Eramo (La Destra), un ordine del giorno proposto dai consiglieri Giampaolo De Rubeis (Impegno per L’Aquila), Enzo Lombardi (Forza Italia), Vito Albano (Pd), Luigi Di Luzio (Mpa), Antonella Santilli, Antonello Bernardi (Pd) e Salvatore Placidi (Udeur). Il documento si sofferma, in particolare, sulle ipotesi di smantellamento di unità operative del nosocomio aquilano e sul trasferimento di specializzazioni universitarie negli ospedali della provincia di Teramo, oltre che sulla cartolarizzazione dell’ex complesso sanitario di Collemaggio e sui destini della casa di cura Sanatrix.
“La seduta odierna – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti – ha voluto costituire solo la solenne approvazione, nel luogo più significativo possibile, del documento condiviso dal’intero consiglio, dopo la discussione nella seduta dello scorso 14 febbraio e quelle successive nell’ambito della commissione consiliare Politiche sociali e delle due conferenze dei capigruppo tenutesi sull’argomento. Nessuna parata di politici dunque – ha concluso Benedetti – ma solo la conclusione di una discussione seria e serrata”. “Il 14 febbraio – recita in premessa il documento approvato dal consiglio – in seduta straordinaria il Consiglio comunale ha trattato i problemi della sanità nella nostra città dopo il sisma del 6 aprile 2009 e alla luce delle decisioni prese in sede di piano di razionalizzazione della rete ospedaliera, con particolare riferimento alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Aquila, alla realizzazione del nuovo ospedale e ai destini della clinica Sanatrix, i cui dipendenti sono in cassa integrazione da due anni. Nella relazione introduttiva presentata in quell’occasione – si legge ancora nell’ordine del giorno – venivano affrontati specificamente i problemi inerenti l’utilizzo del premio assicurativo, la mancata ricostruzione dell’ospedale, i ventilati spostamenti di unità operative in altri ospedali della Asl e la valutazione di un progetto per la realizzazione di una nuova struttura sanitaria presentata alla stampa dal direttore generale Silveri. Preso atto che non sono state fornite risposte soddisfacenti alle problematiche sollevate e ritenuto opportuno sottolineare che i 47 milioni di euro dell’assicurazione sono stati utilizzati per ripianare i debiti della Asl, come si desume ufficialmente dalla deliberazione del direttore generale relativa all’adozione del bilancio di esercizio 2009, che l’ospedale dell’Aquila, nel piano di razionalizzazione, viene classificato come hub, ossia polo di eccellenza, nonche’ alla luce delle ultime notizie relative a ventilati trasferimenti di unità operative e alla cartolarizzazione del complesso di Collemaggio, il consiglio comunale ritiene necessario e urgente istituire una commissione speciale sanità, i cui componenti siano rappresentativi dell’intero consiglio e che affianchi il sindaco nell’affrontare i problemi legati al comparto sanitario”. Attraverso l’adozione dell’atto il consiglio intende inoltre prendere posizione “contro ogni ipotesi di smantellamento e delocalizzazione di unità operative dell’ospedale San Salvatore”. Il consiglio si riunira’ nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, a palazzo dell’Emiciclo per discutere le problematiche dell’Università
Sull’odg approvato dal consiglio comunale è arrivata subito una nota di Gianfranco Giorgi, segretario regionale CISL. “Il consiglio comunale straordinario dell’Aquila sulla sanità, che si e’ concluso tra l’altro in tempi brevissimi con l’approvazione di un documento bipartisan, già preconfezionato, è un’iniziativa tardiva, che non scioglie il nodo sul futuro della sanità aquilana” afferma Giorgi. “Gli argomenti all’ordine del giorno, in particolare i 47 milioni di euro dell’assicurazione stipulata sul San Salvatore, sono problemi di vecchia data, denunciati dal sindacato piu’ di un anno fa, che il consiglio comunale affronta solo oggi, a due anni di distanza dal sisma. La vertenza sanità e le problematiche della Asl aquilana, anche in relazione ai rapporti con l’Università, vanno affrontate nelle sedi istituzionali opportune, quale la Conferenza dei sindaci, che si riunirà giovedi’ prossimo. L’intervento della Regione sul tavolo di trattativa è indispensabile”, dice Giorgi, “per impostare un programma di potenziamento del San Salvatore, che deve restare ospedale di riferimento regionale. La votazione di un ordine del giorno, seppure condiviso dalla maggioranza delle forze politiche, non sposta l’ago della bilancia della discussione. Auspichiamo un immediato tavolo di confronto tra Regione, Asl e Università dell’Aquila, per chiarire tutti gli aspetti relativi al futuro assetto della nostra Asl e dell’ospedale San Salvatore”.
Anche Giorgio De Matteis, vice presidente del Consiglio Regionale, ha bollato la seduta consiliare di questa mattina come un'”inutile farsa”. “L’Amministrazione comunale in merito ai problemi dell’ospedale e dell’Università dell’Aquila – ha detto De Matteis – ha evitato il confronto perché incapace di sostenerlo. A fronte di questo Consiglio comunale, purtroppo inutile, andremo avanti nell’unica modalità sensata che nei giorni scorsi abbiamo avviato, cioè quella di un incontro tra la direzione generale dell’ASL e il Rettorato e, quindi, l’avvio delle procedure in Regione per la revisione della convenzione. Speravo che il Sindaco sapesse cogliere l’opportunità del confronto insieme al Presidente del Consiglio comunale ma, incredibilmente e drammaticamente per la città, abbiamo assistito ad una brutta farsa”. Lo afferma il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. Un Consiglio, quello di questa mattina – ha rilevato De Matteis – svoltosi in maniera assolutamente surreale. Infatti, pur avendo invitato a partecipare l’Università, la ASL, la Regione, i Sindacati, e, alla presenza di tutta la stampa cittadina, si è assistito ad un’inutile pantomima nel corso della quale si è data lettura di un documento – sul quale ci sarebbe stato molto da dire – che e’ stato messo a votazione, senza aprire alcun dibattito. Tutto ciò è incredibile, soprattutto dopo le pretestuose polemiche dei giorni scorsi. Va rilevato – prosegue il vice presidente – come le dichiarazioni di Cialente siano altrettanto surreali e paradossali e testimonino la gravissima difficoltà di questa amministrazione nella gestione delle situazioni, tanto da arrivare ad affrontare gli argomenti sempre in ritardo e in modo sbagliato. All’interno del documento ci sono numerosi elementi di inesattezza che sarebbe stato interessante discutere e approfondire, ma pur avendo la presenza di tutte le istituzioni si è volutamente evitato di farlo”
“Le polemiche non mi interessano. L’importante, per quanto mi riguarda è che tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, compresi dunque i rappresentanti di Pdl ed Mpa, abbiano votato il documento, comprendendo le motivazioni dell’impostazione e dell’organizzazione data ai lavori”. È quanto ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti in merito allo svolgimento della seduta del consiglio sulla sanità tenutosi stamani al San Salvatore.
“Non ho tempo per polemizzare, dovendo occuparmi di questioni più importanti e ritenendo che, soprattutto in questo momento, la classe politica debba distinguersi per quello che fa e non per quello che dice. Dico solo – ha proseguito Benedetti – che quando gli avversari politici attaccano con questa violenza, vuol dire che si è agito bene e si è colto nel segno”.