L’AQUILA – Il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, ha visitato il centro storico dell’Aquila prima di tenere una lezione magistrale alla Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza sul tema “La giustizia costituzionale nel nostro sistema istituzionale”. “Ho trovato la città profondamente ferita – ha detto – ma con proposte di recupero che le consentiranno di risorgere”.
Cambiare la Costituzione italiana è meno difficoltoso che in altri Paesi, dice De Siervo ma alcune proposte recenti appaiono ‘estemporanee’. De Siervo ha affermato che “gli organi della magistratura sarebbero inutili se non fossero indipendenti dal potere politico. Da quando è entrata in vigore la Costituzione sono state approvate 34 leggi costituzionali, questo dimostra che il sistema consente il cambiamento. Non vi sono obiezioni sulle riforme – ha aggiunto – ma su alcune proposte recenti condivido due titoli apparsi giorni fa sul Sole 24Ore: ‘Proposte estemporanee’ e ‘Costituzionalisti improvvisati'”.
Nel corso dell’intervento De Siervo ha ricordato come prima ancora che vi fosse la Repubblica, Alcide De Gasperi avesse compilato delle “linee di ricostruzione” in riferimento a una futura Costituzione italiana; a conclusione della lezione, al cronista che chiedeva a De Siervo se parlamentari dell’attuale maggioranza ritengano, come De Gasperi, che sia giunto il momento di riformare la Costituzione, De Siervo ha risposto: “Non lo so. Non posso rispondere”.
Il presidente della Corte Costituzionale ha anche respinto alcuni “tentativi di delegittimazione” sull’attività della Corte Costituzionale: “A volte – ha detto – anche i giornali si prestano a questo quando pubblicano piantine, del tutto sballate, sulle appartenenze alle correnti dei vari componenti della Corte. Il nostro è un organismo che lavora molto, basti pensare che sinora ha adottato 18 mila decisioni, con una media di 400 all’anno, mentre alcuni pensano che ne prenda soltanto cinque”.
TERREMOTO: PRESIDENTE C. D’APPELLO, ATTENDIAMO PROGETTI DA 2 ANNI
“Da due anni aspettiamo progetti! Non vogliamo che L’Aquila resti ferma, ‘Immota Manet’: siamo ancora in attesa di progetti di fattibilita’, i tempi sono maturi”. Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Giovanni Canzio, introducendo i lavori della conferenza sul tema “La giustizia costituzionale nel nostro sistema istituzionale”, cui partecipa il presidente della Corte costituzionale, Ugo De Siervo. “Lo Stato faccia la sua parte – ha proseguito Canzio – non e’ piu’ rinviabile di un solo giorno, occorre ricostruire il tessuto umano, sociale, culturale”. Stamattina, tra l’altro, il presidente della Suprema Corte ha visitato la “zona rossa” del capoluogo.