L’AQUILA – Del 75% il risparmio sui ticket farmaci in Abruzzo grazie, secondo il portavoce del gruppo Pdl in consiglio regionale, Riccardo Chiavaroli, al presidente della Giunta, Gianni Chiodi. “Quando, come nel caso dei ticket per i farmaci, si tratta di questioni ineludibili e non procrastinabili che toccano gli interessi reali dei cittadini, la politica si trova davanti a un bivio: si può decidere di mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi, nascondendosi dietro affermazioni estemporanee e strumentalmente populiste, come ha fatto ancora una volta il Pd, oppure affrontarle con serietà e senso di responsabilità.

Il PdL ha scelto la strada della concretezza”. “Al Pd e agli altri contestatori – afferma Chiavaroli -, nella foga di voler ad ogni costo addebitare inesistenti responsabilità alla Giunta Regionale – risponde Chiavaroli – sfuggono evidentemente due elementi essenziali: il prezzo di rimborso non nasce da un capriccio regionale ma è stabilito da un decreto legge nazionale e, malgrado ciò, l’incidenza a carico degli abruzzesi, per una nostra scelta, resta la più bassa d’Italia”. “Infatti – come spiega il portavoce del PdL – il 14 aprile scorso l’Agenzia Italiana del Farmaco, in ottemperanza alle sopravvenute norme di legge, ha aggiornato la lista dei farmaci equivalenti unitamente ai prezzi di riferimento in vigore dal 15 aprile 2011 e tale decisione si è resa necessaria per allineare i prezzi di rimborso dei farmaci ai prezzi medi europei.

Nella quasi totalità dei casi il prezzo di rimborso in Italia era superiore a quello medio europeo, con un range che va dal 9 % al 40%. Le aziende farmaceutiche, in fase iniziale, non si sono allineate ai prezzi definiti dall’AIFA e pertanto il cittadino si è trovato improvvisamente a dovere corrispondere una differenza sul prezzo di rimborso AIFA, anche laddove la prescrizione riportava un farmaco generico “puro” e infatti alla data del 15 aprile su n. 4261 prodotti inseriti nella lista AIFA, ben n. 4188 prevedevano la corresponsione di una differenza a carico del cittadino”.

“Per questo la Regione Abruzzo – continua Chiavaroli – non potendo porre a carico del SSR alcun onere aggiuntivo in quanto Regione ancora sottoposta agli oneri del Piano di Risanamento, ha recepito integralmente l’elenco AIFA con i relativi prezzi di riferimento (che, si precisa, costituiscono prezzi massimi di rimborso per il SSN). Tuttavia, nella consapevolezza del disagio cui sarebbero incorsi gli abruzzesi, è stato prontamente stabilito di modificare il ticket dovuto (ossia la quota fissa la cui definizione è una competenza strettamente regionale) ed infatti con Decreto n. 17/2011 del 22 aprile 2011 del Commissario ad acta si è stabilito di ridurre la quota fissa dovuta sui farmaci che non si allineano al prezzo di riferimento stabilito dall’AIFA. Tale quota è stata definita in 0,50/pezzo in luogo dei 2/pezzo dovuti dal mese di marzo 2009”.

“Ci teniamo infine a sottolineare – conclude Chiavaroli – che ulteriori riduzioni di prezzo stanno per essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, per cui ad oggi abbiamo i seguenti dati: il 70% delle aziende si sono allineate al prezzo definito dall’AIFA per un totale di n. 1421 prodotti su n. 4188 iniziali e su tali prodotti il cittadino non è tenuto a corrispondere neanche la quota fissa; 1549 prodotti presentano una differenza (che potrebbe ulteriormente ridursi nei prossimi giorni) inferiore ad 1,5 e su tali prodotti il cittadino è tenuto a corrispondere – in aggiunta alla differenza sul prezzo AIFA – una quota fissa di 0,5. Un risparmio del 75% il cui merito è da iscrivere alla determinazione alla sensibilità del presidente Gianni Chiodi”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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