L’AQUILA – Duro affondo di Silvio Berlusconi che ieri sera da Arcore – in un intervento alla presentazione del candidato sindaco Pdl Enrico Perego – è tornato a parlare della città dell’Aquila, del suo Comune e del grave problema dello smaltimento delle macerie. “L’amministrazione comunale ha dimostrato l’incapacità di lavorare e governare – ha detto il Premier Berlusconi – il Governo ha fatto il suo dovere fino a quando il Comune non ha messo un paletto”. Il Premier si riferisce alla posizione dell’amministrazione locale di lasciar lavorare le ditte del posto piuttosto che far intervenire l’esercito.
“Noi – aggiunge – stavamo già cominciando a lavorare per rimuovere le macerie ma abbiamo assecondato il volere dell’amministrazione e ci siamo tirati indietro. Loro non hanno fatto nulla nonostante abbiamo dato tutti i capitali necessari”. E chiude:”Non hanno ancora speso un euro”.
TERREMOTO: MACERIE; PDL, PREMIER RICORDA FALLIMENTO COMUNE
“Il Presidente Berlusconi ha ricordato una cosa sotto gli occhi di tutti, ossia che l’amministrazione comunale di sinistra a L’Aquila ha fallito anche nella gestione della rimozione delle macerie post-terremoto e le reazioni furibonde di Cialente e Moroni ne sono la puntuale conferma”.
E’ quanto afferma il portavoce del gruppo PDL in Regione, Riccardo Chiavaroli. “Il Sindaco Cialente – prosegue Chiavaroli – evidentemente punto nel vivo di uno dei suoi insuccessi, dimentica di ricordare una questione molto semplice: ossia che con apposita ordinanza della Protezione Civile nell’estate 2009 fu affidata ai Sindaci la competenza diretta per la rimozione delle macerie negli spazi pubblici; nel marzo 2010, preso atto che nel Comune dell’Aquila vi era una totale inerzia sulla questione, la competenza venne assegnata al Commissario Chiodi”.
“Ed infatti – ricorda ancora il portavoce PdL – solo da quel momento la rimozione delle macerie dagli spazi pubblici di pertinenza del Commissario è stata avviata e viene portata avanti, mentre lo smaltimento dei detriti nelle aree private, giova ribadirlo, avverrà a carico delle ditte che effettueranno i lavori di ricostruzione”. “Cialente sbaglia – conclude Chiavaroli – se, non potendosi giocare l’ormai abusata minaccia di dimissioni, pensa che sia sufficiente buttare fumo negli occhi degli aquilani accusando il Presidente Berlusconi di mentire o di essere malinformato, perché le menzogne, la disinformazione, e aggiungerei l’incapacità, risiedono proprio nell’amministrazione aquilana che – mi spiace ricordarlo – sulle macerie l’unica cosa che ha saputo fare è quel capolavoro, ai limiti della illegalità ed illiceità, della famigerata gara (poi annullata) per la cava exTeges”.
MACERIE. CIALENTE E MORONI: “DA PREMIER VERGOGNOSE BUGIE ELETTORALI”
“Sulla rimozione delle macerie si è consumata l’ultima, vergognosa strumentalizzazione della nostra tragedia da parte del premier ai fini elettorali e di immagine”. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni rispondono duramente dopo le affermazioni del presidente del consiglio Berlusconi durante un comizio elettorale ad Arcore.
“Non è affatto vero – hanno dichiarato il sindaco e l’assessore all’Ambiente – che il Comune dell’Aquila ha avocato a sé le competenze per quanto riguarda la gestione delle macerie e Berlusconi parla di un atto che non esiste. Poiché non è la prima volta che lo cita, lo invitiamo a dimostrarne l’esistenza, cosa che evidentemente non potrà fare, o a tacere. Sulle macerie, da oltre un anno, – ricordano Cialente e Moroni – le competenze sono passate al governo, ennesimo funesto commissariamento, che le esercita attraverso la società Sogesid, sua emanazione e da ultimo, con l’ordinanza 3923, che abbiamo chiesto a gran voce di cambiare, i Comuni sono stati del tutto messi da parte.
La verità – proseguono sindaco e assessore all’Ambiente – è che la questione è stata impostata male fin dall’inizio proprio dal Governo, che, già nel decreto 39 (il famoso decreto Abruzzo), assimila le macerie ai rifiuti solidi urbani, creando un groviglio normativo che ha ostacolato, anziché agevolare, il processo. Nonostante tutto, però, il Comune, fin quando è stata presente la Protezione Civile, riusciva a smaltire 600-700 tonnellate di macerie al giorno. Nel febbraio 2010, il Governo ha inviato all’Aquila il ministro Stefania Prestigiacomo, che ne ha assunto la gestione.
A questo punto il processo ha subito, però, un drastico rallentamento e il quantitativo di macerie smaltite è passato a non più di 250 tonnellate al giorno, meno della metà rispetto a prima. Anche sul fronte degli impianti si è segnato il passo, tanto che ci sono voluti ben 10 mesi alla struttura commissariale per dar seguito all’accordo sull’attivazione del sito di Barisciano, le cui procedure sono partite solo a febbraio”.
“Berlusconi mente sapendo di mentire – ha concluso Cialente – e dimostra due cose: o è male informato da persone che lo espongono a pessime figure oppure ha ricordi confusi su questioni fondamentali per la nostra tragedia”.
INTERVIENE ANCHE PRESIDENTE ASM LUIGI FABIANI: Sul problema è intervenuto anche il presidente Asm (Aquilana società multi servizi) Luigi Fabiani. “La gestione commissariale – ha dichiarato Fabiani – sta creando problemi e rallentamenti dei processi, determinando una situazione di impasse che danneggia e ostacola il nostro lavoro. Ci auguriamo, pertanto, che venga rivisto il sistema normativo e, soprattutto, la governance che sono alla base della materia, fondamentale nel processo di ricostruzione”.