L’AQUILA – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è “profondamente colpito e ferito” dal rinvio a giudizio del suo presidente, Enzo Boschi, e del direttore del Centro Nazionale Terremoti, Giulio Selvaggi.
Entrambi sono stati rinviati a giudizio il 25 maggio scorso in quanto componenti della commissione Grandi Rischi, con l’accusa di omicidio colposo plurimo e lesioni in riferimento al terremoto avvenuto all’Aquila il 6 aprile 2009.
L’Ingv dichiara oggi in una nota “totale vicinanza a Enzo Boschi e Giulio Selvaggi e si impegna a fornire loro pieno sostegno in ogni sede”.
Nella stessa nota l’Ingv afferma di essere “un ente terzo, sia come fornitore di dati di elevata qualità, sia come soggetto capace di interpretare le osservazioni e i dati sperimentali per la mitigazione del rischio sismico e vulcanico” e ritiene perciò che “vadano tenute rigorosamente separate le responsabilità scientifiche, associate alla distribuzione di informazioni e dati attendibili, valutabili ed accessibili, da quelle dei decision makers, squisitamente politiche, associate alla traduzione di osservazioni e interpretazioni scientifiche in azioni di mitigazione del rischio in difesa del territorio e dei cittadini, che competono ad altre istituzioni”.
L’Ingv afferma inoltre di avere “sempre svolto con responsabilità il ruolo di ente pubblico di ricerca ottenendo risultati scientifici e riconoscimenti sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale” e di avere “dedicato la maggior parte delle sue risorse finanziarie nello sviluppo delle infrastrutture di ricerca per il monitoraggio e la sorveglianza del territorio nazionale, mettendo a disposizione della comunità scientifica e della popolazione tutti i dati prodotti che costituiscono un patrimonio per l’intera comunità delle Scienze della Terra, contribuendo in modo determinante alla valutazione della pericolosità sismica e vulcanica”