L’AQUILA – “La proroga è una facoltà, non un obbligo, chi è pronto presenti il progetto, avrà assegnato prima l’indennizzo, potrà partire prima con i lavori e tornare prima nella propria casa. Non si può penalizzare il cittadino per i ritardi di professionisti e burocrazia”.
Il Commissario Gianni Chiodi commenta così la posizione del Presidente dell’Ordine degli Architetti Gianlorenzo Conti che in una nota ha affermato di non aver mai prodotto alcuna istanza di richiesta di proroga rispetto alla scadenza fissata al 30 giugno 2011.
“Mi fa piacere – dice Chiodi- che nel caso specifico si stia facendo fronte agli impegni professionali assunti e rispettando le scadenze imposte dalle ordinanze”. Ma di fatto la richiesta di proroga c’è stata e c’è stata anche la minaccia di “consegnare domande in bianco” se il termine per la presentazione dei progetti per le case E non fosse cambiato. Chi viene penalizzato in questo valzer di ritardi? Sempre il cittadino che più tardi vede presentata la propria pratica, più tardi riceve l’indennizzo, più tardi potrà tornare a casa.