L’AQUILA – In Abruzzo il reddito medio e la spesa sociale pro capite sono al di sotto della media nazionale: il primo è di 26 mila 494 euro – contro i 32 mila 148 del resto d’Italia -, la seconda si attesta sui 59,51 euro contro i 101,02 euro delle altre regioni.

E’ quanto emerge dal rapporto dell’ Osservatorio regionale per l’Inclusione Sociale e Povertà di Abruzzo Lavoro che evidenzia come, “nonostante le misure messe in campo dalla Regione, la situazione a livello sociale ed economico continui ad essere critica”.

Per quanto riguarda il tasso di cronicizzazione della disoccupazione e dell’inoccupazione continua a restare elevato, con criticità soprattutto nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Nel rapporto sono stati presi in considerazione anche dati della Caritas, da cui risulta un aumento, negli ultimi anni, delle persone che si rivolgono alle strutture diocesane per avere aiuti. Per il 52% si tratta di italiani, per il 48% di stranieri, provenienti soprattutto da Romania (30%), Marocco (10,8%) ed Albania (8,2%).

“La Regione Abruzzo – sottolinea Luciano Longobardi, responsabile dell’Osservatorio – sta svolgendo un ruolo importante per migliorare la situazione, attraverso ad esempio gli ammortizzatori sociali, il nuovo piano sociale e quello triennale per gli immigrati. Su questa scia, c’é però bisogno di una maggiore cooperazione tra i soggetti presenti sul territorio, di un accordo tra amministratori, sindacati e assicurazioni per cercare di sostenere i redditi dei disoccupati e cercare loro lavoro, di creare dei ponti tra politiche e sistemi per sviluppare il micro credito e l’interazione fra i settori”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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