L’AQUILA – La Forestale ha tenuto stamane una conferenza stampa per illustrare i risultati finali dell’attività tecnica e investigativa effettuata da un proprio gruppo di lavoro su alcuni edifici crollati in seguito al terremoto.

In particolare, si è parlato della relazione riguardante il crollo dell’hotel Duca degli Abruzzi, per il quale è stato iscritto nel registro degli indagati l’ingegner Claudio Botta, già toccato dall’indagine della Procura sul crollo della Casa dello Studente (Botta è accusato, insieme ad altri, di omicidio colposo).

Il gruppo di lavoro autonomo costituitosi in seno al Corpo Forestale nacque all’indomani del 6 Aprile con l’obiettivo di ricostruire le circostanze tecniche in cui si sono verificati i crolli (parziali e totali) di alcuni edifici e di individuarne le cause. E’ un fatto acclarato che, per alcuni fabbricati, i crolli sono stati causati, oltre che dalla potenza e dall’intensità della scossa di terremoto, anche da fattori “intrinseci” quali calcestruzzo scadente, armature fragili, errori di calcolo, ristrutturazioni azzardate realizzate senza il rispetto delle norme.

Globalmente gli edifici sui quali hanno indagato gli uomini della Forestale sono 58, situati all’Aquila, Paganica e Villa S. Angelo.  

Dei 16 procedimenti di rinvio a giudizio chiesti dalla Procura, 4 si sono basati sull’attività tecnico-investigativa del gruppo di lavoro della Forestale: il crollo dell’hotel Duca degli Abruzzi; il crollo parziale della Facoltà di Ingegneria; il crollo parziale dell’edificio in via Corridoni, sopra Porta Napoli; il crollo parziale dell’edificio di via Roma 18.

(R.C.)

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