L’AQUILA – “Oggi il Consiglio regionale dovra’ finalmente esprimersi su una questione che poniamo finora inascoltati da mesi, cioe’ cancellare una situazione di assoluto privilegio che consente per una lacuna della legge Pagano approvata l’anno scorso, agli ex-consiglieri regionali eventualmente nominati ai vertici di enti e societa’ regionali di continuare a percepire oltre agli emolumenti relativi all’incarico anche il vitalizio”.
Lo affermano i consiglieri regionali Maurizio Acerbo, del Prc, e Antonio Saia, del Pdci. “Da marzo – ricordano – abbiamo presentato un progetto di legge per sanare questa palese incongruenza ed evitare di pagare due volte gli amiconi di turno. Il progetto di legge e’ stato finora bloccato in commissione dal centrodestra.
Essendo abbondantemente trascorsi i 45 giorni di assegnazione alla commissione competente abbiamo richiesto che il progetto di legge fosse iscritto all’ordine del giorno ai sensi del comma 3 dell’articolo 70 del regolamento. Verificheremo in aula la reale volonta’ di cambiamento della maggioranza.
Ci pare assurdo – aggiungono Acerbo e Saia – che scenziati come Amicone debbano essere pagati due volte. Ricordiamo che sono svariate le nostre proposte di riforma su cui il partito di Chiodi tergiversa e quindi non saremo certo noi a opporci in maniera preconcetta a proposte della maggioranza come quelle annunciate in questi giorni.
Non e’ ancora possibile valutare tutte le controindicazioni perche’ il Presidente continua a operare al di fuori delle sedi istituzionali e non ha ritenuto di discuterne in nessuna commissione. A rendere evidente il carattere improvvisato di questo pacchetto – concludono – c’e’ il fatto che dall’elenco delle agenzie da cancellare e’ scomparsa l’ARTA. Probabilmente qualcuno ha fatto notare che le agenzie regionali per la per la prevenzione e protezione Ambientale sono previste da una legge nazionale, la 61 del 1994″.