L’AQUILA – Tra il 2006 ed il 2010 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Abruzzo e’ cresciuto del 9,1%. Questo dato proviene da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci, elaborazione che fornisce anche un prospetto provinciale dell’evoluzione del parco circolante di autocarri. In Abruzzo la provincia in cui la crescita e’ stata maggiore e’ L’Aquila (+14,6%), seguita da Teramo (+7,9%), Chieti (+7,8%) e Pescara (+7,2%).
A livello nazionale, sempre tra il 2006 ed il 2010 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci e’ cresciuto del 5,9%, passando da 3.763.093 veicoli a 3.983.502 veicoli. L’Abruzzo occupa la settima posizione nella graduatoria regionale stilata dal Centro Ricerche Continental Autocarro in base alla percentuale di crescita del parco circolante di autocarri.
In testa a questa classifica vi sono le regioni del Sud Italia, ed in particolare al primo posto c’e’ la Sardegna, con un aumento del 12,1%;. In questo quadro vi e’ da sottolineare come la crisi economica abbia causato in pratica il dimezzamento delle percentuali di crescita del parco circolante di autocarri.
Infatti i dati evidenziano che fino al 2008 in Italia la percentuale di crescita annua del parco circolante di autocarri si attestava intorno al 2%, mentre tra il 2008 ed il 2009 questa percentuale e’ scesa sotto l’1% (attestandosi intorno allo 0,7%) per poi risalire all’1% tra 2009 ed il 2010.
Questi dati, quindi, sono un’ulteriore testimonianza di come il settore del trasporto stradale sia stato colpito duramente dalla crisi, anche se dal 2010 sembra iniziata una fase di ripresa. Bisogna pero’ precisare che la modalita’ di trasporto su strada delle merci rimane quella utilizzata in maniera prevalente nel nostro Paese.
Le aziende attive in questo settore, quindi, devono poter coniugare la ricerca di efficienza nei costi ad una sempre maggiore attenzione nei confronti delle problematiche ambientali, e quindi alla diminuzione delle emissioni di CO2 che va di pari passo con la diminuzione dei consumi degli automezzi.
Il Centro Ricerche Continental Autocarro ricorda che per coniugare queste diverse esigenze (solo apparentemente in contrasto) un dispositivo di fondamentale importanza e’ il pneumatico, che influisce in maniera sensibile sia sulle emissioni sia sui consumi degli automezzi.
“Proprio per questo motivo – dice Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – il ‘Research & Development Department’ di Continental e’ alla costante ricerca di nuove soluzioni a tutto campo per ridurre le emissioni di CO2 (in particolare l’attenzione a questo aspetto riguarda le emissioni in fase di produzione, quelle del pneumatico in fase di rotolamento e la riduzione dell’impatto ambientale del pneumatico a fine vita) ed al contempo garantire alle aziende la massima efficienza nei costi ed un’alta affidabilita’ dei nostri pneumatici”
Autocarri. in abruzzo parco circolante in crescita del 9%
Nell provincia dell'Aquila l'incremento maggiore
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