L’AQUILA- “Se finora i questionari del censimento delle case E sono arrivati con il contagocce la responsabilità è anche dei cittadini”. A parlare è il presidente provinciale dell’ordine degli ingegneri, Paolo De Santis. “Il protocollo d’intesa firmato con il commissario Chiodi serviva a rimettere la ricostruzione in mano ai tecnici e ai cittadini. Spetta anche a questi ultimi, pertanto, attivarsi per concordare con i loro tecnici il termine entro il quale presentare le pratiche. Noi, come ordine degli ingegneri, abbiamo sollecitato più volte i nostri iscritti a presentare le schede del censimento sul sito del commissario alla ricostruzione”.
Perché, allora, tutti questi ritardi? “Vorrei capirlo anch’io. Delle due l’una: o le pratiche depositate sono ancora poche oppure c’è una lentezza imputabile sia ai tecnici che ai cittadini. Perché i cittadini, ora che il pallino della ricostruzione è passato in mano loro, non fanno pressione sui loro tecnici affinché presentino i progetti? E perché i tecnici non si sentono con i proprio committenti per concordare tempi e scadenze? Prima si cerca di far partecipare le persone alla ricostruzione e poi queste stesse persone, quando si tratta di far sentire la loro voce, si tirano indietro. Non capisco”
De Santis ha poi specificato che per inviare i questionari al sito del commissario c’è tempo fino alla fine di Luglio.
Censimento “e”, presentate poche schede. de santis: “colpa anche dei cittadini”
"La ricostruzione, ora, è in mano loro"
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