L’AQUILA – E’ stata rinviata in commissione la proposta di legge di abrogazione del vitalizi,, unico punto sostanziale all’ordine del giorno della seduta ordinaria del consiglio regionale.
La discussione sul delicato provvedimento che riguarda uno dei privilegi politici più contestati dall’opinione pubblica, é stata aggiornata con 22 voti favorevoli, oltre al Pdl, Mpa e Rialzati Abruzzo. Sono stati 18 i no, oltre al Pd, Rifondazione comunista, Verdi, Udc, Sel e Fli.
Assenti in aula il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, gli assessori Giandonato Morra e Luigi De Fanis, e il consigliere del Pdl Nicola Argirò. Nel pomeriggio è in programma la seduta straordinaria per discutere su “Iter per la istituzione definitiva del Parco nazionale della Costa teatina e operato del Presidente del tavolo di coordinamento Mauro Febbo”.
La reazione del Partito Democratico affidata al capogruppo Camillo D’Alessandro e al segretario regionale Silvio Paolucci
“Dopo quarant’anni dalla nascita delle Regioni, per la prima volta una forza politica costringe la politica a pronunciarsi in modo da comprendere chiaramente da che parte si pone la maggioranza, a proposito di dignita’ della politica che riconquista la sua leggittimazione, non dichiarando, non parlando, ma facendo”. Ad affermarlo e’ il capogruppo del PD, Camillo D’Alessandro, a margine dell’accesa seduta del Consiglio regionale di stamane quando si e’ discusso della legge sull’abolizione dei vitalizi.
“Sono stati in grado di dichiarare inammissibile una Legge che e’ in vigore in Italia, precisamente in Emilia Romagna, ma del resto in Abruzzo accade anche questo. Si sarebbero potute trovare scuse piu’ plausibili – dice D’Alessandro -. Mi chiedo: se la Legge e’ inammissibile perche’ allora e’ stata discussa e rinviata in Commissione? Perche’ in Commissione si’ e in Aula no?”.
“Il Presidente del Consiglio ha celebrato la sua ultima ‘paganata’, non e’ mai accaduto che su una proposta di Legge il parere dell’ufficio legislativo arrivasse lo stesso giorno della discussione in aula. Caso strano che avvenga proprio con Legge sui vitalizi. A riprova della mia tesi ho chiesto , invano, la motivazione dell’assenza dunque di emendamenti che la correggessero per poi consentirne la votazione. Nella foga l’assessore Giuliante ha gravemente dichiarato la volonta’ delle opposizioni di accelerare su questo provvedimento solo a diritto pensionistico acquisito. Ricordo proprio a lui , che le opposizioni lavorano in questo senso da due anni, come provano le proposte presentate che puntualmente questa maggioranza boccia”
“Il rinvio in commissione della nostra proposta sull’abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali e’ uno schiaffo agli abruzzesi alle prese con la peggiore crisi economica del Dopoguerra. Il centrodestra si assume le responsabilita’ di rifiutarsi di dare ai cittadini il diritto ad una risposta chiara, limpida, rapida alla sacrosanta esigenza di ridurre i privilegi della politica”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. “Questa decisione assurda” prosegue Paolucci “rischia di depotenziare persino la forza della riunione di domani a Palazzo Chigi: a Roma andra’ un Abruzzo in profonda e costante crisi, ma il cui ceto politico di centrodestra non ha voluto affrontare una vera riforma dei costi strutturali della Regione, non ha voluto rinunciare ai propri privilegi, ha preferito scaricare sui cittadini tutti i costi della crisi. Il centrodestra ha dimostrato di fare solo propaganda: i loro privilegi sono intoccabili. Ma il Pd si battera’ perche’ il vitalizio venga abolito”.
L’Italia dei Valori: “Ristabilire verità storica dei fatti”
“Sui vitalizi l’assessore regionale Giuliante, preso dal tentativo di omologare tutti nella casta e di far passare il messaggio che siamo tutti uguali, ha accusato il centrosinistra (e, dunque, anche l’Italia dei Valori) di aver atteso il decorso dei 30 mesi utili alla maturazione del vitalizio, prima di presentare il primo pdl per la sua soppressione. L’affermazione e’ spudoratamente falsa”. Lo dice il capogrupo ell’Idv, Carlo Costantini. “Personalmente – ricorda – ho depositato, non 30 mesi dopo, ma pochi giorni dopo le elezioni del dicembre 2008, un progetto di legge per spazzare via il privilegio delle pensioni dei Consiglieri Regionali Abruzzesi.
L’ho fatto dopo aver rinunciato, dimettendomi dalla Camera, anche alla pensione da parlamentare. L’ho fatto quando nessuno, tranne noi dell’Italia dei Valori, la riteneva una necessita’. E non mi sono limitato a presentarlo. L’ho fatto chiamare in aula e l’ho ripresentato in forma di emendamento alle varie leggi finanziarie innumerevoli volte, ottenendo il voto favorevole del centrosinistra e quello contrario del centrodestra. Ora con questo, in un momento nuovo in cui tutti scoprono quello che noi sosteniamo da anni, non e’ che aspetti per me o per l’Italia dei Valori particolari riconoscimenti o, addirittura, gli applausi. Gli applausi no, ma la verita’ si’. Ed oggi l’assessore Giuliante ha calpestato la verita’. Non siamo tutti uguali”, conclude Costantini.
La replica di Pagano a D’Alessandro
“Il Consigliere regionale Camillo D’Alessandro ha dimostrato di non conoscere lo Statuto della Regione ne’ di saper svolgere correttamente il ruolo di legislatore”. Cosi’ il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, replica al Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, sul rinvio in Commissione del progetto di legge che prevede l’abrogazione del vitalizio in Abruzzo. “In questa occasione – prosegue Pagano – il Consigliere D’Alessandro, pur di ottenere visibilita’ e spazio sulla stampa, ha leso il principio di correttezza nei confronti degli altri consiglieri regionali. Il progetto di legge presentato dal Capogruppo Pd Camillo D’Alessandro non e’ stato dichiarato inammissibile come da lui sostenuto – osserva il Presidente Pagano – ma, rinviato in Commissione per errori connessi alla sua stesura, al suo rapporto con il Testo Unico sul trattamento dei consiglieri regionali e con la legge sulla Qualita’ della normazione e, soprattutto, con lo Statuto della Regione Abruzzo. Un testo, dunque, tecnicamente sbagliato”. Il parere del servizio legislativo sulla proposta del Consigliere Camillo D’Alessandro e’ stato inviato via e-mail a tutti i consiglieri regionali gia’ nella giornata di ieri, in vista della discussione in Aula prevista per la giornata odierna e peraltro reso negli stretti tempi tecnici consentiti da un inserimento all’Odg senza il preventivo passaggio in Commissione.
A tal proposito, si evidenzia, come il progetto di legge-D’Alessandro sia stato assegnato alla Commissione solo in data 19 luglio, a ridosso quindi della chiusura estiva, e cio’ non ha permesso alle strutture tecniche e soprattutto ai consiglieri regionali di esaminarne i contenuti. “Il consigliere D’Alessandro ha violato quindi norme comportamentali etiche in quanto, a disprezzo dei suoi colleghi, egli ha formalizzato la richiesta di inserimento del progetto di legge nell’Ordine del giorno (solo 30 minuti prima dell’inizio della riunione dei capigruppo del 13 settembre), pur consapevole del fatto che non poteva essere stato oggettivamente istruito dalla competente commissione, dove peraltro era all’esame analogo progetto di legge presentato prima di lui dal consigliere Prospero. Non si comprende – conclude Pagano – il motivo di cosi’ tanto ardore visto che la sua proposta di abolizione del vitalizio avrebbe avuto comunque effetto a partire dalla prossima legislatura”