L’AQUILA – Trova nella vecchia casa dei nonni due buoni postali del 1954 che oggi valgono oltre due milioni di euro. A fare il ricco quanto inaspettato rinvenimento e’ stato un uomo di 58 anni di Barisciano (L’Aquila), B.C. I titoli di credito sono intestati alla zia materna della quale l’uomo e’ unico erede.
I buoni, tra interessi legali, rivalutazione e capitalizzazione, per oltre mezzo secolo di giacenza in posta, valgono oltre due milioni di euro, stando almeno ai conti fatti da un consulente del legale dell’uomo che per farsi riconoscere il credito ha aderito ad una class action contro la Banca d’Italia, ministero delle Finanze e Poste italiane. Per le Poste i buoni hanno una scadenza trentennale piu’ dieci anni di prescrizione ordinaria per la loro riscossione.
Non la pensa cosi’ l’avvocato Marco Angelozzi, del Foro di Roma, secondo il quale il limite dei 40 anni non vale per chi ritrova i crediti “antichi” in epoca successiva non potendo aver mai avuto contezza della loro esistenza. Per la class action in Abruzzo ci sono 13 aderenti, in tutta Italia circa 400.
A dirimere la questione sara’ il tribunale civile di Roma che ha fissato la prima udienza al prossimo 21 dicembre. Per la class action sono a disposizione un contatto facebook “Libretto antico” ed un indirizzo di posta elettronica infolibrettiantichi@libero.it