L’AQUILA – Solo nella provincia dell’Aquila mancano decine di operatori sia nel recapito che nella sportelleria. Lo affermano Slp-Cisl, Uil Poste, Confesal e Ugl Com che rendono noto che si tratta degli effetti del blocco delle prestazioni straordinarie e aggiuntive indetto a livello nazionale e che si protrarrà fino a domenica 30 ottobre. I motivi sono per i sindacati nella carenza di personale, la mancanza di investimenti in innovazione tecnologica e il rifiuto di un minimo aumento per il rinnovo del premio di risultato nel triennio 2011/2013. “Per quanto concerne il numero di lavoratori applicati in tutti i settori in Poste Italiane – affermano i sindacati -, nella provincia dell’Aquila è sceso di circa 400 unità rispetto solo a qualche anno addietro. Tutto questo comporta uno scadimento generale dei servizi erogati che purtroppo è sotto gli occhi di tutti. La situazione è ancora più grave per tutto ciò che concerne il buon funzionamento degli uffici, dalla sicurezza degli operatori alla carenza di formazione, di strumenti e mezzi che non permettono ai colleghi di svolgere il lavoro in maniera celere e professionale, il sistema informatico che spesso va in black out e costringe i colleghi a scusarsi continuamente per i disservizi procurati alla clientela”.
Uffici postali. sindacati: “nella provincia dell’Aquila manca il personale”
Scadimento dei servizi erogati
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