L’AQUILA – Tre tavoli regionali operativi in grado di avviare su scala regionale il processo di riordino e semplificazione dello Sportello unico attività produttive (SUAP). Lo ha annunciato oggi nel corso del convegno “La riforma dello Sportello unico attività produttive”, l’assessore agli Enti locali, Carlo Masci.
“Con la costituzione dei tre tavoli – ha spiegato l’assessore – la Regione ha già avviato quel processo di riforma del Suap che dovrebbe portare, nelle intenzione del legislatore nazionale e dell’Unione europea, ad una semplificazione e ad una maggiore trasparenza delle procedure per i privati che entrano in contatto con la Pubblica amministrazione”.
Si tratta, nella sostanza, di invertire una tendenza che ha segnato la storia dei rapporti privato-pubblica amministrazione degli ultimi anni. Lo Sportello unico avrebbe dovuto costituire nelle intenzione del legislatore nazionale uno strumento di semplificazione amministrativa finalizzato a snellire i rapporti tra la Pubblica amministrazione ed il mondo imprenditoriale, superando sotto il profilo istruttorio ogni ripetizione documentale. L’esperienza maturata nel decennio successivo all’istituzione di tale strumento di semplificazione ha però dimostrato che la coesistenza di alcuni fattori critici ha determinato un’attuazione parziale e non soddisfacente per l’utenza.
“I tre tavoli realizzati – ha spiegato Carlo Masci – riguardano l’adeguamento regionale alla normativa nazionale e alla direttiva Bolkestein in materia di servizi; la semplificazione delle procedure e dell’attività degli Sportelli e infine il monitoraggio della situazione su tutti i comuni abruzzesi.
Anche perché un altro importante obiettivo della riforma è collocare il Suap su ogni comune abruzzese, anche in forma associata, creando una rete di rapporti e di informazioni con la P.A. che coinvolga l’intero territorio. Su questo fronte – ha concluso Carlo Masci – abbiamo attivato una linea di finanziamenti dei fondi Fas che riguarda la governance degli enti locali e nella quale rientrano sicuramente quei comuni che in forma associata vorranno realizzare e gestire un Suap”.