L’AQUILA – “L’Assessore Pezzopane si conferma l’unica mandante di una infaticabile azione comunicativa che ha l’obiettivo unico di avvelenare il clima della ricostruzione all’Aquila. Di tutto avrebbe bisogno l’Aquila meno che di veleni e di rapporti tesi”. Ne e’ convinto Antonio Morgante, responsabile segreteria Commissario delegato per la Ricostruzione. “E’ un modo di agire deprecabile e non degno di chi ha ricoperto ruoli istituzionali di primo piano e che oggi, quale assessore del maggior centro colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, insiste sgradevolmente a perseguire – afferma Morgante – False le sue affermazioni, falso il suo modo di ricostruire la vicenda del bando dei fondi Giovanardi. La sua lettura degli atti e’ carente e assolutamente non consona a chi dovrebbe aver imparato qualche minima nozione di diritto amministrativo, pur non avendo una preparazione accademica in tale senso”. Morgante puntualizza che “i criteri stabiliti dalla Commissione sono stati stabiliti prima dell’esame dei progetti; tali criteri non sono in contrasto col bando, ma impediscono ogni discrezionalita’ nell’attribuzione dei punteggi”. E ancora: “La sua interpretazione del criterio della popolazione ‘potenzialmente destinataria’ e’ profondamente errata: riguarda il tipo di servizio e non l’area interessata; la mia astensione sui progetti in cui e’ coinvolta la fondazione (Aquila solidarietá e sviluppo) e’ stata fatta a mero scopo di opportunita’, proprio per non invalidare le procedure selettive”. “Come molti infatti – puntualizza meglio – sono stato inserito contro la mia volonta’ nel comitato scientifico, nonostante avessi cortesemente e formalmente declinato l’invito dei presidenti della stessa fondazione (di cio’ e’ stata informata compiutamente la magistratura). Di queste, come di altre vicende, potrei dare serena e compiuto riscontro in un confronto diretto con la Pezzopane, ma sono certo che, come gia’ ha avuto modo di dire, potrebbe essere d’accordo se il suo ‘alter ego’ dovesse essere il Commissario Chiodi!”. “E’ ora pero’ – esorta Morgante – che di certe affermazioni l’assessore se ne assuma tutte le responsabilita’, sopratutto se il tenore e la portata di certe sue dichiarazioni venisse confermata dall’esame attento di quanto detto al cospetto dei giornalisti. La correttezza e la trasparenza – conclude – nonche’ il quotidiano impegno e la orgogliosa dedizione di chi e’ chiamato ad occuparsi dei complessi problemi della ricostruzione da due anni e mezzo a questa parte non possono essere messi neanche lontanamente in discussione da chi passa il tempo solo a convocare conferenze stampa e a partecipare a trasmissioni televisive”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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