L’AQUILA- Pensiamo che il Comune debba vergognarsi. Sì il Comune e tutta la giunta comunale. Va detto con chiarezza e fuori dai denti, perché in certi casi il ‘politicamente corretto’ non esiste, e quel che è accaduto stamattina va censurato con fermezza.
Il consigliere comunale Adriano Perrotti, con una disabilità evidente perché è costretto su una carrozzella, non ha potuto seguire la conferenza stampa del sindaco Massimo Cialente, perché l’ascensore che sale al terzo piano di Villa Gioia, sede temporanea del Comune, non funziona ancora.
A Perrotti era già successo qualche mese fa dover restare a pianterreno perché impossibilitato a recarsi ai piani alti del palazzo. E anche allora, da parte nostra, ci fu l’invito, garbato, al Comune ad intervenire, e l’assessore Lisi promise che lo avrebbe fatto. E’ evidente che è stata la solita promessa del politico abituato a barcamenarsi tra bugie e mezze verità. Così Perrotti è rimasto a ‘terra’ ancora una volta.
La cosa, vogliamo precisarlo, non riguarda soltanto lui, ma anche tutti quei cittadini, e non sono pochi, che hanno problemi di deambulazione. E’ evidente che né Lisi né Cialente sanno bene che cosa sono le ‘barriere architettoniche’. Credono, forse, che il terremoto e tutto il resto le abbia relegate in secondo piano. Niente affatto. Di tutti i soldi che hanno avuto dalla Protezione Civile, avrebbero potuto utlizzarne un po’ per sistemare l’ascensore. Lo facciano subito, se vogliono rimediare. O è chiedere troppo?.