L’AQUILA – E’ una dura lettera quella che il tecnico Giampaolo Giuliani scrive rivolgendosi a tutti i cittadini. Un attacco al Sindaco neanche troppo celato e un grido di speranza e di coraggio per tutti gli aquilani che si conclude così: “ancora per lungo tempo sarà messa a dura prova la forza e la fiducia di quanti sono sopravvissuti e avrebbero preferito morire”.

Una pagina, pubblicata sul sito della sua fondazione www.fondazionegiuliani.it in cui tra passato prossimo e remoto, Giuliani racconta la sua verità :sms inviati al primo cittadino per allertarlo di chiudere le scuole e temere quel ‘peggio’ che poi il 6 aprile è arrivato. Bugie dette dallo stesso esperto perché gli era “stato impedito di rilasciare qualsiasi dichiarazione attraverso i media locali in quanto ‘campagna stonata’ rispetto a quella dei Grandi scienziati”.

Omissioni anche da parte dello stesso Sindaco giustificate da un sms il cui testo recitava così: :”Scusa Giampaolo se leggerai dichiarazioni contro di te rilasciate a giornali e televisioni. Mi è stato imposto di prendere le distanze, per il bene della città” Giuliani scrive di come il Sindaco nella sua “deposizione maledetta” ha dimenticato di dire che “quella notte avrebbe dormito in un camper. Ha dimenticato di ricordare l’intervista rilasciata al TG1 il 31 marzo presso la scuola De Amicis, nella quale lui testimoniava alla giornalista dei continui allarmi ricevuti ed i rispettivi terremoti che si verificavano e dimentica la ‘sala di previsione sismica’ che avremmo realizzato per il Comune di L’Aquila”.

Dopo quella “deposizione maledetta”, recita ancora la lettera aperta “nessuno ha fatto caso ai sorrisi dei presunti colpevoli che lasciavano l’aula , al pianto strozzato di un padre che chiedeva giustizia. Nessuno ha fatto caso allo stupore degli avvocati, ai quali in meno di due ore erano stati strappati gli articoli della legge, dal padre di tutti gli aquilani che, nella sua deposizione omette proditoriamente di dire chi gli avesse riferito quella notte maledetta di chiudere l’indomani le scuole. Omette di dire chi, nei giorni del pericolo, gli abbia inviato messaggi, sempre il giorno prima delle scosse, di chiudere la scuola”.

 

PER MAGGIORI APPROFONDIMENTI:

– IN ALLEGATO VERBALE DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI 31 MARZO 2009

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