L’AQUIA – Detenzione a fini di spaccio i sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Con queste accuse dalle prime luci dell’alba e’ in corso in Abruzzo un’operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile della Questura dell’Aquila. Nove le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del capoluogo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia con a capo il dottor Alfredo Rossini. Perquisizioni sono incorso tra L’Aquila, Avezzano (L’Aquila) ed Alba Adriatica (Teramo).
Tra gli arrestai anche un gruppo di albanesi da tempo dimoranti in provincia dell’Aquila ed alcuni italiani incensurati. A coordinare l’operazione, denominata in codice “Costa dorata”, e il capo della Squadra Mobile della questura dell’Aquila, il vice questore aggiunto Fabio Ciccimarra.
L’operazione antidroga ancora in corso all’Aquila, ha portato anche al sequestro preventivo un night club di Alba Adriatica dove alcuni degli arrestati, oltre allo smercio di droga, sfruttavano anche l’esercizio della prostituzione.
Gli agenti della Sezione narcotici della Questura dell’Aquila, stanno eseguendo una decina di perquisizioni tra l’Aquila, Avezzano (L’Aquila) ed Alba Adriatica (Teramo). Nel corso delle indagini (durante oltre un anno) gli inquirenti avrebbero filmato e documentato una quarantina di episodi di spaccio, per un quantitativo stimato di 15 mila euro al mese. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal Gip del Tribunale dell’Aquila sono nove.
Sono finiti in manette Ervis Braka di 27 anni, Alona Sipova di 30, Fabio Romolo di 33 e Roberto Foschi di 57 tutti residenti in provincia di Teramo. Le accuse sono spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione.
Fra gli arrestati in provincia oltre ad un albanese, anche alcuni incensurati italiani dediti allo sfruttamento della prostituzione. Le complesse indagini coordinate da quella Procura della Repubblica hanno permesso di disarticolare un fiorente canale di spaccio di cocaina, stabilmente gestito da un gruppo di albanesi residenti nella provincia aquilana con diramazioni operative anche nel Teramano, in particolare ad Alba Adriatica dove, all’interno in un night club del lungomare, insospettabili esercitavano anche lo sfruttamento della prostituzione.
I poliziotti attraverso le intercettazioni, nonche’ con servizi di video controllo a distanza e pedinamenti, sono riusciti a documentare, in meno di un anno di indagini, oltre 40 episodi di spaccio tutti definiti fra L’Aquila, Avezzano ed Alba Adriatica.
Il gruppo di albanesi era in grado di gestire contatti funzionali alla cessione di cocaina per importi complessivi anche superiori ai 15mila euro in un solo mese, con punte nelle vendite concentrate nei mesi di dicembre e luglio. Dalle indagini e’ emerso come all’interno del locale posto sotto sequestro in Alba Adriatica le donne destinate all’esercizio della prostituzione fossero disposte a “prestazioni” in cambio di somme di denaro, variabili e con oscillazioni da 100 a 400 euro.
La droga, destinata al mercato abruzzese, era acquistata secondo quanto accertato dai poliziotti da consumatori delle piu’ disparate estrazioni sociali, economiche e culturali. La conferma evidentemente di come il mercato dello stupefacente risponda ad una sempre piu’ forte domanda di consumo. Il night verra’ segnalato al sindaco, titolare per il rilascio delle licenze, per la revoca delle stesse.