L’AQUILA – E’ proseguita senza sosta e con l’impiego di tutti gli uomini ed i mezzi a disposizione l’attività di soccorso dell’Arma dei Carabinieri alla popolazione sin dalle primissime ore dell’emergenza neve che ha colpito la provincia a partire dallo scorso 3 febbraio.
Sin da subito, infatti, le Stazioni Carabinieri sono rimaste aperte per l’intero arco delle 24 ore giornaliere, pronte a fornire ausilio o informazioni a chi ne avesse bisogno, per ritornare, poi, alla regolare apertura al pubblico con il passare dei giorni e l’esaurirsi dell’emergenza.
Sono state complessivamente 18426 le richieste di intervento pervenute ai numeri del 112 di tutta la provincia durante l’intera “emergenza neve”, così suddivise:
-soccorso a persone isolate o bloccate dalla neve: 987
-accompagnamenti presso luoghi di cura per terapie salvavita e di personale sanitario: 205
-trasporto viveri e/o medicinali: 123
-soccorso a veicoli: 1912
-informazioni (viabilità, condizioni meteo, etc.): 14392
-varie (alberi caduti, crolli di tetti, animali smarriti, etc.): 807
Tra gli interventi effettuati dai militari dell’Arma, da considerarsi assolutamente salvavita sono stati quelli per il trasporto verso i vari Ospedali della provincia di persone bisognose di cure immediate (dialisi e chemioterapie su tutte) o in imminente pericolo di vita (traumi per cadute, infarti ed ictus in atto), le cui abitazioni non erano raggiungibili dalle ambulanze del 118.
In due casi l’intervento dei militari dell’Arma è stato assolutamente provvidenziale: si tratta di due anziani che, smarritisi durante le prime ore dell’intensa nevicata, venivano trovati, non lontani dalle proprie abitazioni, svenuti nella neve e con principi di assideramento.
A questi si aggiungono i numerosi accompagnamenti di personale sanitario presso i luoghi di cura pubblici e privati dell’intera provincia, tra i quali va segnalato il trasporto di un’intera equipe medica dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica dell’Ospedale San Salvatore di L’Aquila che, altrimenti, non sarebbe potuta tempestivamente intervenire chirurgicamente su un paziente ivi ricoverato.
Tantissimi anche i pastori raggiunti e soccorsi all’interno dei propri capanni rimasti isolati dalla neve in zone particolarmente impervie delle località montane della provincia, nonché i trasporti di foraggio a greggi e mandrie che ne erano rimaste prive.
Singolare, inoltre, il recupero di alcuni lupi bianchi, specie rara e protetta, fuggiti dal parco naturalistico “Abruzzo Zoo” di Castel di Sangro e rinvenuti in Scontrone da alcuni militari dell’Arma in collaborazione con personale del Corpo Forestale dello Stato.
L’Arma ha dato, infine, il suo fondamentale contributo anche in tema di coordinamento dei soccorsi: infatti, oltre a fornire personale per la gestione dell’emergenza in seno al C.C.S. (Centro di Coordinamento Soccorsi) della Prefettura di L’Aquila, all’Arma dei Carabinieri è stata affidata la responsabilità dei P.C.A. (Posto di Coordinamento Avanzati) di San Vincenzo Valle Roveto e Sulmona, veri e propri avamposti dello stesso Ufficio Territoriale di Governo nel cuore dell’emergenza.
Infatti, è stata fondamentale la profonda conoscenza del territorio dei Carabinieri, che ha consentito, in tantissimi casi, di guidare i soccorsi delle altre componenti del sistema di Protezione Civile (Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, etc.).
Complessivamente, l’intera emergenza neve ha visto quotidianamente impiegati circa 200 mezzi e più di 500 militari dell’Arma dei Carabinieri.